Il club Unesco di Tolentino ha accolto la proposta di Federalberghi Macerata di inserire i territori del cratere sismisco e le aree interne dei Sibillini nella Rete mondiale delle riserve della biosfera attraverso la candidatura al programma Unesco “Man and Biosphere”. Nei giorni scorsi si è tenuto a Tolentino l’incontro tra il direttivo del Club Unesco di Tolentino e i rappresentanti di numerose associazioni ( Territori d’incontro, Guide del Parco, Operatori turistici Altonera, Federalberghi Macerata, Laboratorio piceno della dieta mediterranea, Proloco di ussita 7.1, Proloco di Pievebovigliana). Il presidente del club, Giuseppe Faustini ha inquadrato l’iniziativa nell’ambito dei programmi mondiali Unesco evidenziando che l’agenzia interviene anche in scenari di catastrofi naturali, non con contributi economici, ma con programmi di carattere universale a cui è possibile riferirsi sia per attivare accordi intergovernativi, sia per mobilitare localmente una serie di iniziative e di buone pratiche. Il vicepresidente, Antonello Andreani, ha aggiornato i presenti sullo stato dell’arte della proposta di candidatura citando gli organismi che fino ad oggi hanno dato esplicita adesione all’iniziativa e, in alcuni casi, deliberato la partecipazione al processo di candidatura. Ha descritto, inoltre, l’ipotesi di zonizzazione elaborata dal club sulla base delle dichiarate manifestazioni di interesse da parte dei comuni e delle peculiarità delle aree ecologiche. Questa ipotesi è stata presentata dal club nel corso di un recente incontro con la commissione Ambiente della Regione Marche. Le questioni poste dai presenti sono state trattate in videoconferenza con Emiliano Ottone, referente per la Riserva della Biosfera dell’Appennino Tosco Emiliano, Giorgio Andrian esperto di candidature internazionali Uneco. Per le legittime preoccupazioni dei presenti coinvolti nel sisma del 2016 e impegnati nelle problematiche della ricostruzione e dello spopolamento, l’esperienza dell’Appennino Tosco Emiliano ha costituito un possibile esempio di rigenerazione dei territori, dove le “debolezze” endemiche vengono valorizzate in un’ottica di internazionalizzazione e dove possibili soluzioni possono essere suggerite dagli scambi internazionali con la Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera. Gli aspetti più tecnici del processo di candidatura sono stati chiariti e discussi con il dottor Andrian che ha tracciato anche gli scenari possibili per la costituzione del primo nucleo del “soggetto sovracomunale” per il finanziamento e l’avvio dello studio di fattibilità, che precede il dossier di candidatura.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati