di Laura Boccanera
Roma Marche linee verso la vendita al colosso della mobilità europea Flixbus. La voce che circolava già da qualche giorno viene confermata dallo stesso presidente del cda Nicola Biscotti che parla di «trattative in corso», ma che non si sbilancia sui termini dell’accordo che porterebbe a livello locale il gruppo europeo. Dal presidente e anche dai referenti dei vettori che operano il servizio per Roma Marche le bocche sono cucite. Nessuno si sbilancia su come avverrà la cessione e le possibili ricadute sul territorio, nè sui tempi, che però dovrebbero essere brevi. La Roma Marche linee è composta da soci e vettori tra cui la Madebus di Ascoli, la Steat di Fermo e la Eurobus di Montecosaro. Non si sa ancora se nell’accordo Flixbus garantirà ai vettori locali l’esercizio garantito finora dalla Roma Marche Linee. Preoccupazione però c’è da parte dei sindacati per 5 dipendenti amministrativi della società. I sindacati esprimono preoccupazione soprattutto alla luce di una comunicazione che parla di cessazione dell’attività al primo giugno. Il 31 maggio dunque potrebbe essere l’ultimo giorno lavorativo per i 5 dipendenti, a meno che Flixbus non garantisca loro una posizione all’interno dell’azienda. «Stiamo ragionando con Flixbus, il mercato del trasporto a lungo raggio in questi ultimi anni si è rivoluzionato. Ad oggi però non ho notizie, che stiamo ragionando con Flixbus è vero – sostiene il presidente Nicola Biscotti – cerchiamo di salvaguardare il trasporto che può essere impoverito da una certa concorrenza che non è quella di Flixbus. Ci sono discorsi in piedi, ma più di questo non posso dire – e sui dipendenti aggiunge – stiamo lavorando affinchè vi siano meno problemi possibili, ma sono questioni interaziendali, non posso esprimermi ora. Negli ultimi due anni il mercato ha subito notevoli cambiamenti e chi opera in quel mercato non può non guardarvi, se rimanessimo ciechi e sordi non faremmo bene il nostro lavoro. Cosa faremo nei prossimi giorni, non so rispondere in maniera compiuta. Ma le trattative non dovrebbero durare molto, è il mercato che non dà molto tempo». I sindacati nel frattempo esprimono preoccupazione: «l’impressione è che la trattativa sia conclusa – afferma Fabrizio Costantini di Cisl Trasporti – e non siamo riusciti ad avere un incontro con Roma Marche Linee, non sono ancora chiare le ricadute sul territorio e sull’occupazione dei 5 dipendenti».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Dovesse andare in porto la trattativa mi auguro che sotto la direzione di flixbus gli autisti di Roma Marche imparino a distinguere una fermata da una sosta e inizino a spegnere i mezzi invece di tenerli accesi fino a 20minuti mentre fanno le pulizie al loro interno. Chi sa se Roma Marche ha fatto presente a Flixbus che la fermata di Civitanova in via Carducci nn è a norma visto che la gente ritira i bagagli in mezzo alla carreggiata?
Roma Marche è un ottimo servizio, purtroppo i prezzi sono alti ed il sistema di prenotazioni di Flixbus è di gran lunga più conveniente. Il trasporto pubblico su gomma è un ottima opportunità nel nostro territorio, poiché l’alternativa trenitalia la conosciamo tutti…..
Mi auguro che, tutti i dipendenti, vengano ricollocati e nessuno perda il posto di lavoro. Infine, mi auguro che sia Civitanova Marche che Macerata, si dotino di stazioni di autobus all’avanguardia. Vicino al cuore adriatico per la città portuale (esempio vicino alla fermata dei Baltuor) e a Piediripa per il capoluogo di provincia.
E’ la legge del mercato: se c’è un’altra impresa di trasporti che fa lo stesso ottimo servizio ma a prezzi più bassi è chiaro ed automatico che gli utenti preferiscono cambiare!!!
Chi avrebbe mai detto che un giorno per andare a Sant’Elpidio a Mare via Casette d’Ete avrei usato un Postale di linea internazionale. E pensare che con mia nonna a volte facevamo la linea S. Elpidio-Cascinare-Casette d’Ete a piedi. Ah, sarà questione di tempo, ma per andare da Cristo Re ( Civitanova ) a Montecosaro ( campetto sportivo in terra battuta) si prenderà l’elicottero “low cost “.
Caro Micucci, secondo gli astronomi l’Universo si espande (con velocità costante, la costante di Hubble) e pertanto oggi la linea che lei cita è più lunga di quella che ha percorso in gioventù con la nonna.
Facendo seguito al mio precedente commento (3) e senza alcun riferimento a ROMA MARCHE LINEE, di cui non conosco i dati, ma solo per il settore trasporti in cui opera, leggendo ieri sull’ATAC partecipata del Comune di Roma in stato pre-fallimentare, faccio delle riflessioni, che magari troppi non fanno, sulle cause e conseguenze:
2000 autobus teoricamente a disposizione ogni giorno, di cui il 55,18% guasti o in riparazione;
11.771 dipendenti il cui tasso medio di assenza è del 12,8%, circa 4/5 volte più di analoga impresa privata;
1,3 miliardi il debito (ENORME) dell’azienda pubblica di cui 275 milioni verso i fornitori;
213 milioni la perdita di esercizio nel 2016;
Essendo un’impresa pubblica non è confrontabile al 100% con analoga privata proprio perchè persegue un interesse pubblico, ma quello che voglio evidenziare è l’intollerabile caos degli sprechi, inefficienza, mancati controlli da parte di chi dovrebbe dell’assenteismo record, e tutto ciò, prima o poi inevitabilmente, sarà pagato da tutti i cittadini contribuenti.
Se sui mezzi dell’ATAC si rimettesse il bigliettaio la percentuale dei viaggiatori privi del titolo di viaggio si abbasserebbe di parecchio e le entrate dell’azienda aumenterebbero. Certo è che il bigliettaio, ma anche l’autista, fanno un lavoro rischioso a causa dei viaggiatori violenti (tipicamente, gli extracomunitari) che salgono senza biglietto.
Iacopini, l’universo si espande ma la Terra mica si gonfia.