di Alessandra Pierini
Il sindaco ingegnere chiude la scuola anche se è agibile e trasferisce gli alunni nel paese vicino, ma la scelta non piace ai genitori che gli chiedono di ripensarci. E’ quanto sta accadendo a Petriolo dove il gioco delle parti, in seguito allo sciame sismico in corso in questi giorni, si è invertito. I genitori, normalmente molto protettivi quando si tratta dei loro figli, in questo caso ritengono che il primo cittadino Domenico Luciani sia troppo scrupoloso e che la sua decisione non abbia motivo d’essere.
Tutto è cominciato dopo la scossa di martedì alle 5,11. Il sindaco l’altro ieri ha emesso un’ordinanza e ha sospeso le lezioni per poi decidere ieri di chiudere l’edificio scolastico della media “Marco Martello”. «Una decisione molto sofferta – dice lui stesso – alla fine ha prevalso in me la convinzione che non sia giusto far stare i nostri ragazzi su strutture che non presentano i requisiti di sicurezza antisismica adeguati all’uso cui sono destinate, malgrado esse non presentino danni rilevanti».
Gli elementi su cui basa la sua decisione sono diversi: «La scuola è risultata agibile sia al controllo fatto dai tecnici del Comune che a quello fatto dal personale della Protezione civile. Mi ero quasi convinto di riaprirla poi però abbiamo degli indicatori che ci dicono che l’edificio presenta delle criticità. Uno studio consegnato nel 2009 dà un indice di vulnerabilità basso, poi abbiamo riscontri relativi alla microzonazione che andrebbero approfonditi e puntualizzati. Aggiungiamo il fatto che le scosse continuano. Allora perchè tenere i ragazzi in una struttura come questa? Non è meglio intervenire e prevenire eventuali problemi?». Nel paese in pochi sono d’accordo con lui: «Oggi ho incontrato i genitori e sono uscito illeso – scherza – domani ci sarà un incontro pubblico in teatro intorno alle 21. Di sicuro ho perso molto del consenso che avevo e qualcuno mi ha anche chiesto di ripensarci ma sento di aver fatto la cosa giusta».
A questo punto la soluzione possibile è il trasferimento dei 160 alunni anella scuola di Mogliano. Luciani ha già incontrato la dirigente scolastica. Una soluzione provvisoria fino al termine dell’anno scolastico per poi trovare qualcosa di definitivo per settembre.
Intanto questa sera i genitori si riuniranno per discutere e concordare una richiesta da presentare al sindaco. Molti i loro interrogativi: «Le scuole sono rimaste aperte fino ad oggi, allora i nostri ragazzi hanno rischiato così tanto? E l’indice di vulnerabilità degli edifici di Mogliano è migliore della nostra?»
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