Cesare Spuri
Mancano ancora 14.232 schede Aedes e tra i 5 e i 6mila progetti di ricostruzione per danni lievi. E le scadenze sono dietro l’angolo. Cesare Spuri, direttore dell’Ufficio ricostruzione delle Marche, bussa alla porta di sindaci, uffici tecnici, Paola De Micheli (commissario alla Ricostruzione) e Luca Ceriscioli, governatore e vicecommissario. «Inutile sottolineare l’importanza di queste scadenze – dice Spuri in una lettera del 13 marzo – che, ove disattese, non potrebbero non arrecare importanti ripercussioni al processo di ricostruzione». La scadenza per presentare le perizie tecniche, cioè le Aedes, è il 31 marzo. Tra due settimane. Mentre il termine per i danni lievi è il 30 aprile, poco più di un mese. Che le domande per la ricostruzione fossero a un punto morto è sempre stato un problema ben chiaro sia a Spuri, sia ai sindaci e tanto più a De Micheli che infatti aveva messo mano alle ordinanze per rendere le procedure più chiare e lineari. Ma i numeri mostrano che non è stato abbastanza. L’ordine degli ingegneri regionale, per bocca del presidente Massimo Conti, risponde alla lettera di Spuri con una nota che lascia poco spazio alle ragioni di questo ritardo, potenzialmente catastrofico per la geografia del territorio. «Dai report dell’Ufficio speciale per la ricostruzione – dice Conti – risulta che su circa 2mila progetti presentati ne sono stati evasi solo il 25 percento ad Ascoli e il 15 percento a Macerata. E, visto l’impegno positivo profuso da tutti, la causa non può che risiedere in una burocratizzazione inutilmente esasperata che sta disgregando le nostre aree interne. Occorre fare fronte comune per non uccidere il territorio, mettendo da parte ogni incertezza e rammentando che le persone vengono prima delle pavide interpretazioni delle regole». A bloccare le domande, secondo Conti, «le difformità strutturali, che costituiscono una delle cause principali dei ritardi accertati». L’ordine ha presentato un documento con alcune proposte per risolvere il problema. Il commissario De Micheli potrebbe prevedere una deroga, almeno per quanto riguarda le domande per la ricostruzione dei danni lievi. Nell’ultimo decreto fiscale, risalente a prima di Natale, c’era infatti nero su bianco la possibilità di una sola proroga, decisa con ordinanza del commissario, per spostare il termine fino a luglio.
(Fe. Nar.)
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