Il colonnello Amedeo Gravina mostra le piante sequestrate
di Gianluca Ginella
(Foto di Fabio Falcioni)
Un casolare nelle campagne di Civitanova dove le stanze erano adibite a serra per la coltivazione di marijuana. A scoprirlo la Guardia di finanza di Macerata che ieri, dopo una attività di indagine vecchia maniera (fatta di conoscenza del territorio e pedinamenti) ha messo a segno un blitz e ha rinvenuto circa 500 piante di marijuana oltre ad un sistema artigianale per la coltivazione. Le piante avrebbero reso tra i 70mila e gli 80mila euro. In manette è finito un giovane di Civitanova, S.S., 24 anni, trovato nel casolare e ritenuto la persona che si occupava di controllare la coltivazione e di custodirla. Ulteriori indagini sono in corso per risalire ai responsabili della piantagione illecita. Da chiarire inoltre se la piantagione fosse legata a quella trovata lo scorso 22 novembre nelle campagne del Fermano, in località Gabbiano, proprio al confine con il Maceratese. Di certo invece c’è il fatto che la marijuana era destinata a rifornire la nostra provincia.
È cominciato tutto da servizi di controllo svolti nel mondo dello spaccio che hanno portato gli uomini delle Fiamme gialle della Compagnia di Macerata (diretta dal capitano Danilo Torti) a seguire un 24enne di Civitanova, S.S., mentre con l’auto si dirigeva verso le campagne tra Civitanova Alta e Montecosaro. Le mosse del giovane sono state seguite per alcuni giorni ed è stato visto andare in un casolare, apparentemente senza motivo. Quando i finanzieri hanno capito che nel casolare poteva essere stata realizzata una piantagione illecita hanno deciso di agire. Ieri mattina il blitz. Nel casolare, ristrutturato e dato in affitto ad una persona che la scorsa estate l’ha subaffittato al 24enne, i finanzieri hanno trovato porte e muri sventrati, finestre tappate, il tutto per creare ambienti ad hoc per la coltivazione della marijuana. Centinaia e centinaia le piante che sono state trovate e che venivano coltivate con metodi artigianali e che nel giro di qualche settimane sarebbero arrivate a maturazione. Immagini che sembravano la fotocopia della coltivazione scoperta a fine novembre in località Gabbiano (Fermo), anche se in quel caso il metodo di coltivazione era più sofisticato. Oltre a circa 500 piante (che avrebbero prodotto un quintale di infiorescenze per un valore di 70-80mila euro) i finanzieri hanno trovato anche 150 grammi di marijuana già pronta, probabilmente residuo di un precedente ciclo di coltivazione.
C’erano inoltre un sistema di irrigazione, fertilizzanti, e un allaccio abusivo alla rete elettrica (realizzato però da una mano diversa rispetto a quello del casolare tra Fermo e Mogliano). In seguito al blitz Serafino è stato arrestato e si trova ai domiciliari. Ulteriori indagini sono in corso per risalire ai responsabili della coltivazione illecita. Altro aspetto è verificare se vi siano connessioni con chi aveva allestito la piantagione di località Gabbiano. «Il problema c’è, sussiste e questa è la dimostrazione – dice il colonnello Amedeo Gravina, comandante provinciale della Guardia di finanza –. Quello della droga è un problema strutturato. Siamo certi che la coltivazione fosse destinata a rifornire il mercato locale». Nel 2017 la Guardia di finanza ha sequestrato in provincia, quasi venti chili tra marijuana e hashish e oltre duemila piante.
(Servizio aggiornato alle 12,45)
Aggiungerei quella vergogna nazionale dei video giochi
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bellissimo il tavolo in noce con i piedi due ali incrociate, ricordo della gloriosa Aeronautica SSAM/SARAM di Macerata. (ricordi indelebili)