Visso
di Federica Nardi
Decreto legge sisma, domani in Senato sarà posta la fiducia. Questo per accelerare l’approvazione di tutte le disposizioni, comprese quelle contenute nell’emendamento presentato dal governo in questi giorni per ridisegnare l’assetto della gestione del dopo terremoto mettendo mano alla legge del 2016. Il tentativo che ispira le modifiche è quello di potenziare il personale per la ricostruzione, di alleggerire alcune pratiche e di redistribuire il lavoro tra più soggetti. Ad esempio i Comuni potranno affidare attività di progettazione e direzione dei lavori anche al personale assunto a tempo determinato per gli interventi post sisma (mentre prima, paradossalmente, non potevano). Evidente anche il giro di vite sui contributi di autonoma sistemazione, con l’introduzione di norme che collegano la presentazione dei progetti per la ricostruzione alla sospensione del Cas (una delle voci di spesa più pesanti nel bilancio della gestione dell’emergenza).
Alcune novità, come anticipato ieri, riguardano la sospensione dei mutui (leggi l’articolo) e nuove previsioni per le casette abusive costruite dagli sfollati su terreni di proprietà dopo il terremoto (leggi l’articolo). A questo proposito è stato approvato nella notte anche il sub emendamento del senatore dem Mario Morgoni per evitare di escludere Giuseppa Fattori, detta Peppina, dai beneficiari della norma. La modifica di Morgoni infatti amplia la proprietà della casetta temporanea ai parenti di terzo grado. Altrimenti ci sarebbe stato il rischio, come nel caso della 95enne di Fiastra che non è diretta proprietaria della casa di legno, che alcuni terremotati non potessero rientrare nell’abitazione provvisoria. Di seguito alcuni degli aspetti principali del decreto:
SCHEDE AEDES – Nuova proroga per la presentazione delle schede Aedes: c’è tempo fino al 31 gennaio del 2018. Il professionista incaricato che non rispetti il termine sarà cancellato dall’elenco speciale e non riceverà il compenso per l’attività svolta, così come sarà inammissibile la domanda di contributo per l’immobile di cui il professionista si occupa.
PROGETTI ENTRO APRILE – Tra le modifiche la proroga dei termini per la presentazione dei progetti per la cosiddetta ricostruzione privata. Soprattutto quella dei danni lievi che ha stentato a partire. Per questo c’è la proroga del termine al 30 aprile 2018 per la presentazione dei progetti (il commissario De Micheli potrà concedere soltanto un’altra proroga e massimo per il 31 luglio). Scaduti i termini, chi non avrà presentato il progetto per ricostruire casa perderà il diritto al contributo di autonoma sistemazione.
RIMBORSI – Grazie all’emendamento rientreranno tra gli interventi rimborsabili (con risorse commissariali) anche quelli non abusivi fatti subito dopo il terremoto di agosto ma prima dell’entrata in vigore della legge riguardante la ricostruzione privata. Sarà compito del commissario stabilire tempi e modi per il rimborso. Rientrano anche gli edifici gravemente danneggiati dal sisma del 97 ma non finanziati che hanno avuto ulteriori danni con i terremoti del 2016 e che determinano inagibilità su altri edifici o un pericolo per la pubblica incolumità.
VELOCIZZARE GLI INTERVENTI – Ridefinite anche le opere che rientrano o meno nella cosiddetta ricostruzione pubblica. Seguiranno procedure differenti che ricadono nelle norme relative alla ricostruzione privata le seguenti categorie: immobili adibiti ad uso scolastico o educativo per la prima infanzia paritari, strutture sanitarie e socio sanitarie non di proprietà pubblica, immobili di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, formalmente dichiarati di interesse storico-artistico ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio e non utilizzati per le esigenze di culto e infine gli edifici privati ad uso pubblico. L’obiettivo è velocizzare la ricostruzione. Per la ricostruzione e la riparazione delle scuole i Comuni potranno procedere con la procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara.
NORMA “SALVA VISSO” – Sul fronte delle norme sui dissesti idrogeologici, che per centri come Visso costituiscono un vero impedimento alla ricostruzione, l’emendamento introduce la possibilità di individuare, nei piani approvati dal Commissario straordinario, singoli interventi che rivestono un’importanza essenziale per la ricostruzione.
APPALTI E CONTROLLI – Soggetti attuatori oltre agli Uffici speciali per la ricostruzione saranno anche le Regioni, l’Agenzia demaniale, le Diocesi, il Mibact con possibilità di delega da parte dei presidenti di Regione anche ai Comuni per alcuni interventi. Viene aumentato anche il numero delle centrali di committenza. I rapporti tra soggetti attuatori e centrali di committenza vengono regolate con apposite convenzioni. Si moltiplicano così i soggetti ma si coordina anche il controllo anticorruzione. Per coordinarsi con l’Anac ci sarà un accordo tra centrali uniche di committenza, presidenti delle Regioni. A coordinare i rapporti con l’Anac il commissario per la Ricostruzione. Sarà istituita un’unica piattaforma informatica per la gestione del flusso delle informazioni e della documentazione relative alle procedure di gara sottoposte alla vigilanza dell’Anac. Questa piattaforma sarà integrata con gli altri sistemi informatici connessi alle attività di ricostruzione.
BOLLETTE – Sul fronte di energia elettrica, acqua e gas la sospensione dei pagamenti è fino al 31 dicembre 2018 per chi dichiara con un’apposita autocertificazione l’inagibilità del fabbricato, casa dove abita, studio professionale o azienda. Dopo di ché le aziende che forniscono il servizio dovranno provvedere a un piano di rimborso con almeno 36 rate e con agevolazioni tariffarie per i Comuni del cratere.
PERIMETRAZIONI – Si riaprono i giochi anche per le perimetrazioni di centri e nuclei comunali o di parti di questi, che siano di particolare interesse da un punto di vista storico, culturale o ambientale. Uno strumento che era stato messo a disposizione delle Regioni ma che nella maggior parte dei casi non è stato utilizzato. Il motivo, probabilmente, l’idea che passare dalla perimetrazione (che individua un nucleo di edifici e li tratta come un unico procedimento per la ricostruzione privata) potesse allungare troppo i tempi. Adesso però saranno i Comuni a doverle fare e poi la Regione dovrà solo avallarle.
Nella relazione che accompagna l’emendamento (diffusa dal sito Sibilla Online), vengono spiegate anche le nuove articolazioni degli uffici territoriali e altre norme sugli appalti, oltre ad alcuni articoli che riguardano il cratere sismico de L’Aquila.
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