di Matteo Zallocco
“Nessun mistero, solo le fake news dell’avvocato Bommarito”. Questo è il titolo della nota inviata da Alessandro Maccioni, direttore dell’Area Vasta 3, in risposta al commento settimanale di Giancarlo Liuti (leggi l’articolo). Una risposta che pubblichiamo integralmente e alla quale rispondiamo in calce, ritenendo che questo ulteriore comunicato e l’annuncio di una querela esulino da un confronto costruttivo. La linea del nostro giornale è sempre stata caratterizzata da libertà di pensiero e di critica. Senza fare sconti a nessuno. E con l’obiettivo di informare i cittadini anche sui temi più delicati. Partendo dai fatti (in questo caso da numeri oggettivi). Invitiamo i nostri lettori a rileggere l’inchiesta dell’avvocato Giuseppe Bommarito sui costi del radiofarmaco F18-FDG pubblicata lo scorso 14 ottobre (leggi l’articolo) dopo aver letto questo intervento di Maccioni che confonde un approfondimento giornalistico con una fake news (una notizia falsa confezionata ad arte per raccogliere click facili diffondendo bufale). Ecco il comunicato già fatto circolare sui social nella giornata di ieri prima di contattare la testata interessata:
“Ho molto apprezzato – scrive Maccioni – il tono garbato ed elegante del dott. Liuti, che ritorna sul tema del Radiofarmaco 18F-FDG. Sono, tuttavia, altrettanto dispiaciuto che lo stesso giornalista abbia preso per buone le affermazioni contenute in un precedente articolo a firma dell’avv. Bommarito, che, oltre a non corrispondere al vero, sono ampiamente infarcite da affermazioni offensive nei confronti del sottoscritto: dell’une e delle altre, peraltro, l’autore di quell’articolo infamante ne risponderà davanti al giudice. Le affermazioni appaiono tanto più gravi in quanto, come indirettamente confermato dall’articolo di una persona perbene come il dott. Liuti, finiscono per ingenerare sospetti e sfiducia nei confronti dell’amministrazione pubblica proprio riguardo ad un bene prezioso quale la salute, secondo il peggior esempio di fake news.
Dunque, vorrei rassicurare il dott. Liuti: nella vicenda del radiofarmaco non c’è alcun mistero. Esso viene utilizzato regolarmente nel nostro Ospedale da anni. Anzi, l’Ospedale di Macerata, come ben sa l’avv. Bommarito, è, al riguardo, un centro d’eccellenza regionale, per numero di trattamenti effettuati e per il grado di soddisfazione degli utenti, nessuno dei quali, in questi anni, ha lamentato ritardi o disservizi nel trattamento terapeutico.
In merito, poi, al prezzo di acquisto del farmaco da parte dell’Area Vasta 3, esso – lo si ripete- non è equiparabile a quello praticato in altre parti della Regione, dove il contratto di fornitura riguarda esclusivamente il farmaco nel formato pluridose, mentre per l’Area Vasta 3, la gara prevedeva l’obbligo di fornire anche le attrezzature necessarie per la preparazione del trattamento del farmaco, oltre all’acquisto del farmaco monodose, attrezzature che – sole esse – incidevano per circa il 40% del costo. Ciò in quanto l’Ospedale di Macerata non era ancora provvisto di radio farmacia. I lavori per la preparazione di quest’ultima (lavori,come è comprensibile, di non semplice esecuzione) sono terminati recentemente e le attrezzature sono state collaudate nell’ottobre scorso: nel frattempo si era provveduto nei mesi scorsi con regolare gara, all’espletamento della procedura di evidenza pubblica per l’acquisto dell’attrezzatura e del solo farmaco pluridose, quest’ultimo ad un prezzo, evidentemente più basso.
Infatti dal 2 di novembre l’azienda acquista il radio farmaco al prezzo di € 4,90”.
LA NOSTRA RISPOSTA – Un’inchiesta dell’avvocato Giuseppe Bommarito, che nel corso degli anni ha dimostrato di essere tutt’altro che un autore di notizie false, anzi, capace di far emergere vicende che in questa provincia vivevano nascoste, grazie ad un apprezzatissimo lavoro di approfondimento e di ricostruzione, viene ora attaccata dal direttore dell’Area Vasta Alessandro Maccioni che arriva ad annunciare querele verso il nostro opinionista e parla di fake news. Poveri noi. L’articolo di Bommarito dimostrava che il radiofarmaco costava in questa Area Vasta più caro che in tutto il resto d’Italia. Caro Maccioni, il fatto che non sia una fake news lo ha confermato lei stesso. E’ per noi inaccettabile che parli di fake news e poi dica che dal 2 novembre il radiofarmaco della discordia costa 4,90 euro. Già, peccato che l’articolo dell’avvocato Bommarito fosse del 14 ottobre. Lei che ora si rifà vivo parlando di fake news, ha avuto amplissimo spazio di replica (leggi l’articolo) dove ha spiegato le motivazioni di un costo così eccessivo per un radiofarmaco. Confermando così il succo della questione: il prezzo d’acquisto era molto più alto del resto d’Italia. Questo resta un fatto. Come dice lei la salute è un bene prezioso e merita la massima attenzione. Proprio per questo i cittadini hanno il diritto di sapere. Non si tratta di generare sospetto e sfiducia quanto piuttosto di chiedere chiarezza e tenere i fari puntati su un bene prezioso. Che è di tutti. Questo giornale ha sempre seguito con la massima attenzione anche quanto di buono fatto in tema di sanità. Ma non siamo qui solo per pubblicare comunicati o per raccontare i tagli del nastro. Augurandole buon lavoro e auspicando una fattiva collaborazione per poter informare i cittadini, restiamo convinti della serietà del tema affrontato dal nostro opinionista che ha gettato luce su un argomento così delicato e importante che merita di essere affrontato. Dopo questa minaccia di denuncia che sa tanto di intimidazione ribadiamo la nostra solidarietà a Giuseppe Bommarito che di querele ne ha già prese diverse (tutte archiviate) per inchieste pubblicate in queste pagine su argomenti scottanti come ad esempio lo scandalo del biogas o le infiltrazioni mafiose.
Tagliati 5 nastri per la nuova sanità Ceriscioli: “E’ partita la rincorsa”
Bella, la foto. Sembra l’inquadratura di un film di Rosi.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Guai dire la verità e toccare i sancta santorum. I cittadini onesti, soprattutto quelli capaci e in grado di denunziare malefatte, debbono tacere perché non possono avere diritto di parola e tanto meno di verità.
Sono tra colore che ha sempre detto bene del nostro ospedale provinciale, soprattutto del reparto di cardiologia, che mi ha salvato la vita, e del servizio per la terapia anticoagulante orale mediante la somministrazione del Coumadin, UNICO SERVIZIO OPERANTE IN ITALIA. Voglio con ciò dire che questo servizio importantissimo e di vasto interesse non lo si ha a Milano, a Roma, ad Ancona, eccetera, ma SOLO a Macerata.
Il mio riconoscimento va a questo punto all’Area Vasta 3 e al suo direttore Alessandro Maccioni.
Però, ad una discussione dialettica non si risponde con delle minacce. Si chiede, invece, alla redazione di pubblicare una risposta all’articolo incriminato, chiarendo le cose.
Dichiaro la mia solidarietà all’avvocato Bommarito, ricordando le sue battaglie contro il crimine della droga, e su altri argomenti di vitale importanza, tipo le infiltrazioni mafiose.
Purtroppo oggi la dialettica sembra non esistere più. Esiste la violenza e la sopraffazione.
Auguro che il direttore Maccioni ripensi alla querela, discutendo serenamente l’argomento in questione.
Ah Matteo Zallocco, se ci si mette pure lei a commentare, noi lamentosi che ci stiamo a fare? Lo lasci a noi l’eccellente Maccione che qualche giorno fa ha avuto il suo ” Maccioni Day ” dove s’è consumato le dita a forza di tagliar nastri per aver finalmente, l’Asur 3 speso un po’ dei tanti soldi risparmiati finora, motivo per il quale la regione Marche risulta essere al terzo posto nella classifica delle regioni virtuali. E ci credo se non spendi, non assumi medici ma solo dirigenti ciarlieri che fra poco taglieranno nastri anche per la messa in posa di macchinette distributrici di caffè. Rimarrà nella storia della sanità mondiale l’epica frase detta dallo squisito Maccioni nel suo “Memorial Day ” per cui stanno già scolpendo la lapide da affiggere sopra la casetta della riscossione parcheggi dove ogni volta che sono passato da quelle parti, ho visto sempre qualcuno accattonare. Ormai si accattona di tutto, anche meriti per aver finalmente fatto sempre con molto ritardo e sempre lasciando un uno per far di trenta trentuno. ( ahahahahah, che splendida battuta o motto di spirito freudiano, secco e arguto) Mi lodo e mi sbrodo un po’ proprio come fa il buon Maccione nel dire la sua superba frase, degna di un imperatore, finché dura Ceriscioli poi sarà già tanto se gli rimarrà un appezzamento di terra da coltivare a broccoli e cavolfiori. Ed ecco, squillo di trombe e tra il suono di campane sciolte a festa che ci approcciamo finalmente a sentire il grido uscente dal fiero e gonfio petto, udite udite e gioite con lui::: “”””” Noi scegliamo sempre il meglio “””””. Chiudo subito perché anch’io ogni tanto provo un po’ di vergogna parlando di certi personaggi che da una parte mettono e da dieci tagliano senza sentirsi irriguardosi e senza ritegno. Del resto la sua risposta lunghissima ed incomprensibile fatta di tante inutilità che secondo lui lo avrebbero giustificato, secondo me hanno chiaramente confermato come diceva Bommarito che l’acquisto del radiofarmaco a quel prezzo è sospetto ( o forse sospetto lo dico io, non ricordo bene ). Una cosa in quell’articolo era chiarissima, ancor più comprensibile dopo l’autodifesa del egregio Maccione, qualcuno ci marciava pagando il farmaco al doppio del prezzo ordinario. Di “fake ” parla l’encomiabile Maccione, di verità incontrovertibile perché sostenuta da prove, fatti, documenti ecc. parla Bommarito, Stupendo Maccione chi è che ” fakeggia “? Il commento doveva essere più lungo e meglio articolato, doveva prende un indirizzo meno tecnico che mi avrebbe nuovamente portato a parlare di pronti soccorsi ridotti alle cure della mamma quando ti mette un cerottino, ad arrivare in fin di vita da quando si accusa il malanno all’arrivo dell’ospedale che abbia un vero pronto soccorso con reparti organizzati ad interventi veri ed efficaci. Dal momento che non è la prima volta che ne parlo e nessuno ha mai nei suoi commenti fatto riferimento a queste quisquilie, contenti voi contenti tutti. Ricordarsi che non succedono sempre agli altri le sventure. Non sono come l’ottimo Maccione, Ceriscioli e Sciabbicchetti pari per tutti, ci sono anche imprevisti singolari. Adesso per fare un esempio perché di questi giorni e avendo letto di aritmia come causa di morte del veterinario partito da Recanati per l’ospedale di Macerata perché a Recanati che cosa gli potevano fare se non trasferirlo appunto a Macerata dove sempre con grande ritardo arrivava, fosse stata una ischemia, la rottura di un aneurisma o altro, di quanto si abbassa la percentuale di sopravvivenza del malcapitato?
Quando vedete chiunque in stretta relazione con politici con una forbice in mano pronta a tagliare un nastro, vuol dire che ve lo sta, anzi ve lo stanno depositando in sito. ( Leonida Rubistein)
Il 90% delle persone ha delle feci sotto la suola delle scarpe.
Grazie a tutti per le parole di solidarietà.
Se veramente il dott. Alessandro Maccioni procederà a querela, che lo accomunerà nell’attacco alla libertà di stampa e di critica ad Alfio Caccamo ed ai cosiddetti imprenditori del biogas speculativo, ci difenderemo – così diceva il buon Veltroni – serenamente a pacatamente, fiduciosi come sempre nell’operato della Giustizia.
Nei prossimi giorni, comunque, visto che queste ultime dichiarazioni del Maccioni invitano, come si dice, a nozze, non mancherò di tornare sulla questione e, più in generale, sul totale asservimento nelle Marche della sanità pubblica a gruppi privati operanti a livello terapeutico e diagnostico (come appunto nel caso del radiofarmaco).
Fiducia e stima incondizionata Avv. Bommarito.
Una botta d’inglesorum ci sta sempre.