I carabinieri di Osimo
di Gianluca Ginella
Erano pronti a lasciare l’Italia per tornare nel loro Paese i tre romeni che erano stati arrestati (e avevano poi patteggiato) per tre furti commessi a Macerata sui parcometri. I tre uomini avevano agito in viale Trieste e in via Morbiducci e avevano messo insieme un bottino di circa mille euro. Questo lo scorso 31 ottobre. Ma i carabinieri della Compagnia di Osimo ne stavano monitorando le mosse e li avevano arrestati dopo un inseguimento finito al casello autostradale di Civitanova. I tre uomini avevano poi patteggiato un anno al tribunale di Macerata ed erano tornati liberi. Ora però sono stati arrestati nuovamente. L’indagine però è più ampia e riguarda ben più di tre furti. I carabinieri della Compagnia di Osimo hanno notificato ai tre romeni un decreto di fermo emesso dalla procura di Ancona in seguito ad una attività di indagine coordinata dal sostituto procuratore Daniele Paci. L’operazione, detta parcometro, ha individuato azioni criminali commesse dai tre arrestati a Macerata e da un quarto uomo, pure lui romeno, irreperibile, compiute nel Centro Italia: oltre che nelle Marche anche in Toscana ed Emilia Romagna. La contestazione per Andrea Claudiu Oprea, 24 anni, Petru Narcis Oprea, 24, e Victor Negoita, 34 ritenuto il capobanda (tutti arrestati), e R. M., 36 anni, irreperibile, è di associazione per delinquere finalizzata a una serie di furti sui parcometri. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la banda del parcometro usava un trapano elettrico e un piede di porco per commettere i furti. Mentre due persone si davano da fare per svuotare le colonnine, una terza faceva il “palo”. Azioni che sarebbero state compiute tra il 29 giugno scorso e il 30 ottobre. Le indagini erano iniziate in seguito a 5 furti sui parcometri di Sirolo. Alcuni malviventi avevano portato via 3.476 euro. Una azione che i ladri avevano ripetuto a Sirolo anche il 16 luglio, in quel caso mettendo insieme 5.600 euro. I carabinieri della Compagnia di Osimo grazie all’analisi delle riprese delle telecamere di sorveglianza avevano individuato un’auto sospetta e in seguito identificato i presunti autori dei furti. I carabinieri, grazie ad attività tecniche, e anche ad un sistema di localizzazione gps piazzato sull’auto usata dalla banda, avevano raccolto una serie di indizi che inchiodavano i 4 romeni come autori dei furti. I carabinieri attribuiscono alla banda, oltre ai furti a Macerata e Sirolo, altri 4 colpi: a Pietrasanta (Lucca), il 26 ottobre (711 euro), il 27 ottobre a Riccione, il 29 ottobre a Lugo (Ravenna), di 453 euro, il 30 ottobre a Cesenatico, 496 euro. Secondo i carabinieri il danno complessivo ai parcometri è stato di 35mila euro. La banda si spostava continuamente soggiornando tra la Toscana e la Romagna in hotel di fortuna. Gli arresati si trovano nel carcere di Montacuto di Ancona, il fermo è stato convalidato ieri.
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