L’incontro tra le rappresentanze sindacali e la proprietà della Teuco
di Emanuela Addario
La proprietà della Teuco propone ai sindacalisti un concordato in bianco per bloccare le richieste di istanza di fallimento da parte dei 142 dipendenti dell’azienda, fermi in sciopero fuori lo stabilimento di Montelupone da oltre un mese. L’amministratore delegato Santamaria ha proposto di creare una nuova azienda che possa accedere ai vari istituti bancari chiedendo fidi per circa un milione e mezzo di euro, denaro necessario per far ripartire la produzione. Il tutto, però, non prima di fine novembre. Questo quanto comunicato dalle rappresentanza sindacali ai dipendenti che oggi si sono riuniti in assemblea all’Auditorium di Recanati. Presenti i sindaci di Montelupone, Recanati, Potenza Picena e vice sindaco di Porto Recanati. Amareggiati i sindacalisti che da mesi portano avanti numerose trattative con l’azienda nel vano tentativo di salvare il lavoro alle maestranze. «Abbiamo chiesto alla proprietà del perché questa proposta non sia stata avanza mesi fa e ci è stato risposto che finora c’è stato l’interesse da parte di un ramo d’azienda della Glass di Treviso ad un affitto della Teuco. Questo, però, avrebbe portato ad un grosso ridimensionamento della forza lavoro. Sarebbero stati garantiti appena una trentina di posti e la proprietà ha rinunciato» hanno spiegato i sindacalisti. In soldoni, per le maestranze che accettano il concordato in bianco verrebbero congelati tutti i crediti nei confronti dell’azienda, ma mantenuto il posto di lavoro in caso di ripresa della produzione. Ora toccherà ad ogni singolo dipendente decidere sul da farsi.
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