Bufera sul regolamento edilizio in Consiglio comunale a Macerata. I 5 stelle puntano il dito contro l’“ennesimo rinvio della delibera. Un provvedimento vergognoso che lascia ampissimi spazi all’abusivismo”. E che spaccherebbe anche la maggioranza, con il consigliere Marco Menchi che, all’astensione del presidente dell’assise, Luciano Pantanetti nel momento di votare il primo emendamento “ha inveito contro di lui minacciando l’uscita dalla maggioranza” dicono Roberto Cherubini, Carla Messi e Andrea Boccia, autori degli 11 emendamenti al provvedimento. Modifiche proposte anche perché “la delibera ridefinisce i termini di pergolato, gazebo e pensilina, variando radicalmente il loro significato e permettendo quindi strutture non leggere e con dimensioni libere” spiegano i 5 Stelle.
Una materia ostica, che ha portato i consiglieri di minoranza a consultare le sentenze più recenti del Consiglio di Stato. “Lì le definizioni sono chiare – dicono – e abbiamo proposto emendamenti per adeguare il regolamento in votazione a quelle definizioni”. Ma “per gli impellenti impegni della maggioranza abbiamo potuto discutere solo un emendamento.
La cosa più imbarazzante è stato il parere tecnico espresso dal dirigente dei Servizi tecnici, che di fatto ha smentito il Consiglio di Stato. Siamo di fronte a prese di posizione preconcette nei confronti dei nostri tentativi di miglioramento della delibera che lasciano pensare che sia a vantaggio di qualcuno”. Dal testo, senza emendamenti, scomparirebbero le indicazioni di altezza, materiale e leggerezza che caratterizzano invece le definizioni date dal Consiglio di Stato degli elementi architettonici presi in considerazione. Inoltre, per quanto riguarda il secondo emendamento, che non è stato discusso e che ha il parere tecnico negativo, i 5stelle sottolineando che un parere del genere “va in contrasto con il regolamento vigente al momento. Un paradosso quindi che ci venga dato parere tecnico contrario su quella che ancora oggi è una norma regolamentare”.
Insomma, “questa importante delibera del comune di Macerata – concludono i 5stelle – pensiamo che non serva per regolamentare la realizzazione di strutture esterne, contro la cui corretta costruzione non esprimiamo giudizi preconcetti. Pensiamo invece che ci si trovi di fronte all’ennesimo guazzabuglio all’italiana in cui l’unica cosa chiara e evidente è che si cerchi di salvare con una sorta di sanatoria coloro che hanno già realizzato, illegalmente, questa sorta di costruzioni”. Inoltre “Abbiamo preso atto che la gran parte dei consiglieri non alzano la mano dopo aver letto i documenti, ma dopo aver preso gli ordini di scuderia”. La discussione si riapre il 9 ottobre.
Ora mi riferivo a quel partito ma più o meno lo hanno fatto tutti questo per me vuol dire anche che la novità con questo partito non la vedo è uguale a tutti
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