Fare i nomi delle aziende coinvolte, pubblicare come in Francia subito l’elenco dei prodotti interessati e togliere il segreto sulla destinazione finale di tutti i prodotti alimentari importati rendendo finalmente pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero. E’ quanto chiede la Coldiretti Marche dopo l’annuncio del ministero della Salute sul fatto che un campionamento di uova, prodotti derivati e alimenti che li contengono, è risultato positivo al fipronil in provincia di Ancona a completamento delle analisi effettuate ad oggi dagli Istituti Zooprofilattici su 114 del numero totale di campioni oggettomonitoraggio in Italia e pervenuti. Di fronte alle emergenze sanitarie provenienti dall’estero che si ripetono nell’alimentare occorre intervenire subito con la trasparenza dell’informazione per evitare allarmismi che danneggiano imprese e consumatori
Lo scandalo delle uova contaminate con l’insetticida Fipronil e commercializzate in Europa – sottolinea la Coldiretti – riguarda esclusivamente quelle importate dall’estero ma le uova italiane possono essere riconosciute poiché è presente l’indicazione di origine su ogni guscio anche se è necessario migliorarne la visibilità scrivendo chiaramente per esteso, anche sulle confezioni e sui cartoni, da dove arrivano. Sul guscio delle uova di gallina – spiega la Coldiretti – c’è un codice che con il primo numero consente di risalire al tipo di allevamento (0 per biologico, 1 all’aperto, 2 a terra, 3 nelle gabbie), la seconda sigla indica lo Stato in cui è stato deposto (es. IT), seguono le indicazioni relative al codice ISTAT del Comune, alla sigla della Provincia e, infine il codice distintivo dell’allevatore. A queste informazioni si aggiungono – conclude la Coldiretti – quelle relative alle differenti categorie (A e B a seconda che siano per il consumo umano o per quello industriale) per indicare il livello qualitativo e di freschezza e le diverse classificazioni in base al peso (XL, L, M, S).
I nomi
Giusto i nomi se vogliamo tutelare i consumatori e le aziende..perché altrimenti nn se ne verrà più a capi dietro questo anonimato che nn fa bene a nessuno!
AHAHAHAH E VAI CON IL BIO CERTIFICATO
Se fossi una gallina x come le trattano le farei pure io avvelenate...
Ma non avevano garantito che quelle uova in Italia non erano arrivate?
Non sono arrivate, sono proprio nate qui
Invece i mangimi con la formaldeide vanno bene?
Se non c'è informazione trasparente al consumatore, è inutile ogni altra parola...o si spiega di chi si tratta oppure si è colpevoli come loro...
Richiesta Coldiretti giustissima, si vuole la trasparenza ? Deve essere presente dappertutto....... uovo contaminate, fallimenti di banche etc etc
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati