Migranti nei comuni del cratere,
la Lega: “Il prefetto smentisca”

IMMIGRAZIONE - La segreteria tolentinate del partito lancia un appello all'organo di governo provinciale, per capire come sarà affrontata la questione: "Si starebbe valutando la possibilità di eludere il bando di gara relativo all’accoglienza con il quale i centri colpiti dal sisma sarebbero stati esonerati dalla ripartizione delle nuove quote. Sarebbe assurdo per le nostra gente, già in evidente difficoltà"

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GABRIELLI

Giovanni Gabrielli

 

«Chiediamo al prefetto Roberta Preziotti di smentire definitivamente l’eventualità che ulteriori quote di richiedenti asilo possano essere ospitate, nelle prossime settimane, nei comuni del cratere maceratese». La segreteria della Lega Nord Tolentino afferma di essere venuta a conoscenza che si starebbe valutando la possibilità «di eludere il bando di gara relativo all’accoglienza dei migranti in provincia di Macerata» e per questo chiede al prefetto un intervento. «Nel bando veniva espressamente previsto che all’interno dei comuni del cratere stesso, vista la situazione di evidente difficoltà causata dal sisma, non venissero ospitate ulteriori quote rispetto alle realtà in essere – dicono gli esponenti leghisti – Apprendiamo che in un recente incontro dei prefetti marchigiani, delle forze di polizia e l’Anci Marche, le quote di riparto per la nostra regione prevedono l’accoglienza di 5304 richiedenti asilo di cui 1141 nella provincia di Macerata». I leghisti tolentinati precisano: «malgrado le rassicurazioni finora giustamente rispettate, c’è forte preoccupazione per la possibilità che in questo caso, vista l’emergenza e la scarsa disponibilità logistica per accogliere i richiedenti asilo, vengano coinvolti anche i comuni del cratere maceratese. Siamo certi che, viste le difficoltà ed i ritardi con i quali la nostra gente terremotata e non, deve fare i conti quotidianamente, si tratti solamente di voci  messe in giro da chi vorrebbe destabilizzare ancor di più lo stato psicologico, fisico e sociale dei terremotati – sottolineano in conclusione gli esponenti della segreteria tolentinate – Non possiamo infatti immaginare che le istituzioni vengano meno al “patto” stipulato con i cittadini e al quale fino ad oggi si è tenuto fede garantendo perlomeno che gli equilibri sociali del nostro territorio non venissero alterati. Ancora oggi la nostra gente deve fare i conti con emergenze abitative e disagi inimmaginabili per chi non vive in prima persona questo dramma».



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