Andrea Caprodossi
Il sindaco decide di assumere un dipendente per il suo staff personale: insorge l’opposizione. Succede a Camerino, dove il gruppo Comunità e Territorio punta il dito contro la scelta di Pasqui (leggi l’articolo). Nello specifico il dipendente sarà assunto a tempo determinato e part-time al 50% e sarà, “alle dirette dipendenze del sindaco”, si legge nel documento, per supportare il primo cittadino “nel soccorso ed assistenza alla popolazione come tramite tra organo politico e collettività.” In pratica dovrà aiutarlo “nell’attuazione dei processi utili al superamento dell’emergenza sismica – continua sempre il bando – con particolare riferimento alla gestione dei rapporti con la cittadinanza e nell’attività di raccordo tra vertice politico e la base”. L’opposizione bolla la scelta come “volta nuovamente ad anteporre l’interesse personale a quello collettivo”. “Ora ci chiediamo, e forse come me tanti altri se lo chiederanno – attacca Andrea Caprodossi – in questa situazione in cui l’ufficio tecnico è oberato di lavoro, invece di assumere una persona che col solo scopo di aiutare il sindaco a far passare i messaggi tra il vertice e la base nella fase di emergenza (a più di 8 mesi dal terremoto), non sarebbe stato meglio inserire personale qualificato che potesse agevolare ed accelerare le pratiche relative alla messa in sicurezza, ai puntellamenti, alle demolizioni (che a Camerino non esistono), alle certificazioni richieste dall’Ufficio speciale ricostruzione ai fini delle concessioni dei contributi relativi alla ricostruzione leggera, che è partita negli altri Comuni e sembra ancora ferma a Camerino? Tra l’altro il Comune ha già a disposizione graduatorie da cui attingere soggetti per tale posizione, quindi perché indire un’altra selezione? E ancora, se la figura doveva servire a fronteggiare ‘l’emergenza’ perché deliberare i primi di maggio e fare uscire la questione a metà luglio?”.
Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino
Insomma, per Comunità e Territorio si tratta in conclusione di una scelta egoistica. “Al sindaco sono state proposte consulte, commissioni; ci sono camerti e non che si sono messi a disposizione per lavorare in Comune – conclude Caprodossi – ma niente, solo rifiuti, pure mal motivati. E mentre i pochi tecnici comunali deputati alle pratiche relative al sisma, dopo quasi un anno sono ancora accatastati negli uffici Contram o nei container, mentre le pratiche e le azioni concrete vanno a rilento, il sindaco vede come priorità l’assunzione di una figura che curi e comunichi le sue esternazioni alla popolazione, l’egoismo (egocentrismo) del sindaco non ha misura”.
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