“Prime casette ad agosto,
nella ricostruzione
edifici lesionati nel ’97”

ESANATOGLIA - Nel teatro gremito incontro con Sciapichetti e Spuri. Secondo l'assessore regionale l'80 per cento delle Sae ad ottobre: "Stiamo recuperando i ritardi iniziali".

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L’incontro con l’assessore Sciapichetti, il direttore dell’ufficio ricostruzione Spuri e il sindaco Luigi Nazareno Bartocci

 

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di Monia Orazi

Prime casette ad agosto a Castelsantangelo (nella frazione di Gualdo) e in alcune aree di Pieve Torina. E una parte dell’ufficio speciale ricostruzione di Spuri si occuperà anche delle case rimaste fuori dalla ricostruzione del sisma del ‘97, solo parzialmente ricostruite e che ora potrebbero rientrare tra i cantieri della ricostruzione del terremoto del 2016. Sono queste alcune delle notizie date da Angelo Sciapichetti assessore regionale alla Protezione civile e Cesare Spuri, direttore dell’ufficio ricostruzione, che l’altro pomeriggio hanno incontrato i cittadini di Esanatoglia, insieme al sindaco Luigi Nazzareno Bartocci, nel teatro comunale. “Per il terremoto serve una gestione più regionalizzata e localizzata come avvenuto nel 1997. Da noi i sopralluoghi con schede Fast sono terminati, mancano all’appello una cinquantina di sopralluoghi Aedes – ha detto Bartocci – sono 54 le famiglie evacuate, con 106 persone in autonoma sistemazione. Tra i sindaci non c’è una voce comune, chiedo che la Zes sia rivista e rinforzata, voglio vedere cantieri aperti ad Esanatoglia, il sisma bonus è un’opportunità da cogliere, può dare una certificazione di sicurezza e qualità al nostro patrimonio edilizio”.

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L’intervento dell’assessore Sciapichetti

Nessuna Sae è stata ordinata in paese. L’ingegner Spuri ha analizzato la situazione attuale: “Stiamo aprendo l’ufficio sisma a Caccamo e Fabriano, che per Esanatoglia è più vicino, sono in corso le opere di urbanizzazione su 65 cantieri per le Sae, si stanno modificando le caratteristiche dei luoghi, con milioni di euro di lavori e centinaia di persone impegnate. Si tratta di fare dei paesi ex novo, è un’impresa immane. Bastano i danni della sola Camerino, per avere nelle Marche più lavoro di tutta l’Umbria insieme. Restano da fare 18 mila sopralluoghi, da febbraio le Marche da sole ne hanno fatti 82 mila, non viene più nessuno a farli, il volontariato ha esaurito la sua spinta propulsiva”. Spuri si è mostrato leggermente ottimista sull’avvio della ricostruzione: “I progetti per la ricostruzione leggera stanno arrivando con un trend in progressiva crescita, si aprono i cantieri, alcuni hanno già concluso i lavori. Il nostro non è l’ufficio di un notaio inflessibile, vogliamo dare alle persone la possibilità di raggiungere i propri obiettivi”.
Spuri ha ricordato che per i capannoni industriali, facendo l’esempio dell’Antonio Merloni Ghergo di Matelica, dei capannoni Gabrielli a Tolentino e per le case con danno E, si possono presentare già progetti. “Prima di ferragosto sarà pronto il decreto per le opere pubbliche, si stanno programmando quattrocento milioni di euro di lavori, sono calibrati su circa il dieci per cento del totale dei danni (4 miliardi di euro n.d.r) delle opere pubbliche lesionate nelle Marche, tra questi 100 milioni di euro saranno per le scuole, 70 milioni per le chiese, 130 milioni per i beni culturali. Non era pensabile di avere in questo primo progetto tutti i soldi necessari alle opere pubbliche, la ricostruzione richiederà almeno un decennio di lavoro, non ce lo nascondiamo, ogni comune ha scelto le proprie opere prioritarie con cui presentarsi alla sfida della ricostruzione”. Per Esanatoglia l’opera pubblica da ricostruire sarà la scuola che ha ricevuto un finanziamento da 2 milioni e 400mila euro. Il sindaco ha spiegato che si attendono i risultati della microzonazione di terzo livello, per valutare l’area più sicura in cui farla e partire poi con la progettazione e tutto il procedimento amministrativo.
L’assessore regionale Angelo Sciapichetti ha ricordato: “Il nostro obiettivo resta quello di far tornare la gente al più presto – ha detto – inizialmente abbiamo accumulato dei ritardi, che si stanno faticosamente recuperando. Stiamo lavorando, per le 1860 casette ordinate ci sono settantasei cantieri aperti, il problema del tempo è dato dalle opere di urbanizzazione. L’altro fronte da cui vogliamo ripartire è l’edilizia scolastica, per far tornare le famiglie nei paesi, avremo 71 nuovi edifici scolastici. Entro agosto consegneremo le prime casette a Borgo di Arquata, qualcosa a Pieve Torina e a Gualdo di Castelsantangelo sul Nera. Contiamo di consegnare l’80 per cento delle casette entro ottobre. Dobbiamo fare in modo che parta più celermente la ricostruzione leggera, i soldi ci sono, si devono presentare i progetti”. Sono seguite le domande del pubblico, alla proposta di un giovane avvocato di fare una scuola unica per Matelica ed Esanatoglia ha risposto il sindaco affermando che sarebbero onerosi i costi per trasportare gli alunni. Sulla mancanza di progetti unitari tra Comuni, ha detto Sciapichetti: “Soltanto Valfornace e Muccia hanno espresso la volontà di avere una scuola unica, così come Visso e Castelsantangelo faranno insieme la casa di riposo. Per il resto dei paesi non si faranno progetti in comune, perchè manca l’accordo tra i sindaci e di questo ne prendiamo atto”.



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