di Fabrizio Cambriani
Ennesima, pessima figura quella incassata dalla giunta regionale in occasione della destinazione del ricavato degli Sms solidali. No, non è solo una difficoltà nella comunicazione. La questione è molto più grave, poiché si tratta di un serio problema strutturale, cioè di impostazione politica. Che, come in un fenomeno carsico, a tratti coinvolge e travolge progetti e uomini: pregiudicando i primi e dequalificando senza appello i secondi. Le responsabilità di questa assenza di impronta politica è tutta della giunta regionale a partire dal suo presidente, Luca Ceriscioli. L’infelice esordio fa data 27 agosto 2016. Appena tre giorni dopo il terribile terremoto di Arquata. In un tweet la Regione Marche annunciò trionfante che dal giorno successivo, in un apposito presidio sito ad Acquasanta Terme, sarebbe stata garantita la distribuzione di farmaci omeopatici. All’indomani divampò immediatamente la polemica su tutti i giornali nazionali che derisero e criticarono pesantemente la scelta degli amministratori marchigiani. Un campanello d’allarme che squillò invano. Un campanone che suonò a “batocco” fu invece quello delle stalle finanziate e mai realizzate nemmeno in inverno inoltrato.
Addirittura nel pieno della bufera (nel senso della gran tormenta di neve che uccise migliaia di capi di bestiame senza ricovero), avemmo la prova che l’assessora competente se ne stava su Facebook a chiedersi se fosse reato postare sui social suini morti sì, ma non nel nostro territorio. Un’altra figuraccia nazionale a cui seguirono interpellanze e interrogazioni parlamentari. È di questi giorni l’ultima perla sulla destinazione dei fondi reperiti con gli Sms di solidarietà. Destinati – non si è ancora capito bene con quali modalità e in quali tempi – alla realizzazione di una “pista ciclabile”.
Dico subito che se fosse stato per me li avrei utilizzati per acquistare mezzi da riservare alla pubblica utilità in caso di emergenze. In particolare su tutto il territorio dei Sibillini attraverso le Unioni Montane: spazzaneve, turbine, gatti delle nevi e altri mezzi del genere. Le immagini di quanto accaduto a Rigopiano, proprio per la mancanza di tali attrezzature, e i lutti che quella vicenda si è trascinata dietro hanno toccato purtroppo anche la carne viva delle nostre piccole comunità. Forse le Istituzioni che hanno assistito impotenti a quella immane tragedia senza poter far nulla, proprio perché bloccati dalla neve, lo dovevano ai loro familiari. Forse coloro che hanno contribuito, ciascuno con due euro, avrebbero approvato questa decisione, visto che era finalizzata alla prevenzione.
Invece qui si va avanti senza uno straccio di progetto, con un allestimento che fa acqua da tutte le parti. Oggi si stanziano soldi per interventi a cui domani verranno sottratti per essere rifinanziati da altri fondi. Una sorta di gioco al Monopoli da far girare la testa. Ma anche altre parti anatomiche se si guarda l’impianto dal punto di vista della progettazione. Tutto è privo di programmazione e di metodo. Quella che invece non manca è la pretesa spocchiosa di autosufficienza da parte di tutta la giunta regionale. Nonostante le figure barbine che stanno collezionando mese dopo mese, continuano a guardare dall’alto in basso ogni singolo attore coinvolto a vario titolo nella vicenda post terremoto. La stampa prima di tutto. In particolare quella non allineata. Quella che non si limita al copia e incolla delle veline istituzionali inviate dai vari uffici della Regione, perché si sforza di approfondire ogni singola questione, per meglio informare i cittadini. Viviamo in un’epoca in cui la comunicazione è fondamentale, ma abbiamo la consapevolezza che non può essere unilaterale come piacerebbe a quelli che si credono i padroni del vapore. Gli stessi che poi diventano per incapacità e insipienza facili bersagli degli strali e del sarcasmo di tutta la stampa nazionale.
L’abitudine di fare gli incontri a porte chiuse è già un metodo molto discutibile che la dice lunga sulla volontà di trasparenza dei principali responsabili della ricostruzione. Ma, per una sorta di contrappasso, è anche diventata loro malgrado, causa di moltissimi malintesi e pregiudizi. Cosa ci sarebbe di tanto confidenziale da preservare nelle segrete stanze? Quali argomenti che trattano essenzialmente di danari pubblici devono essere preclusi agli organi di informazione in una Repubblica Democratica (cito la Costituzione e non un regolamento di condominio) come quella italiana? E invece ogni volta assistiamo al paradosso in cui i responsabili istituzionali della comunicazione – gente pagata profumatamente con soldi vostri e miei – finito il teatrino delle dichiarazioni ufficiali, con tanto di scenografia di cartapesta al seguito, ti accompagnano garbatamente, ma con mano ferma alla porta. Una roba che manco a Cuba va più di moda. Tanto che se Cronache Maceratesi non avesse seguito comunque la riunione segreta, la notizia probabilmente sarebbe rimasta in un cassetto per diversi giorni.
Nel caso del progetto che avrebbe dovuto essere finanziato con gli sms solidali, la questione è spaventosamente semplice: non sono riusciti a tessere nessuna tela per costruirlo, condividerlo e infine nel saperlo comunicare. In una semplice parola non sono riusciti a fare il loro mestiere, cioè la politica. Da cui, sia detto per inciso, traggono mensilmente quasi una decina di migliaia di euro di utilità. Fossero stati dirigenti di un’azienda privata, l’amministratore delegato li avrebbe licenziati in tempo reale. Senza nessun preavviso e con pesanti note di disdoro nei loro curriculum. Addirittura hanno commesso pure l’errore di declassare a semplice “pista ciclabile” quella che era a tutti gli effetti una importante ciclovia per tutto il centro Italia.
Ma la ciliegina finale sulla torta di questo pasticcio di magne proporzioni, l’ha messa il governatore Ceriscioli in persona. Arrabbiato come lo sarebbe un ragazzino capriccioso che si porta via il pallone dopo aver litigato con i compagnucci della parrocchietta, d’autorità e in completa solitudine, ha deciso di destinare queste risorse per altri progetti. Stornando ancora fondi e ristornando risorse. Il tutto in barba alle regole e ai fondamentali della democrazia. Un comportamento inaudito e inqualificabile che non tengono più nemmeno i feroci tiranni delle teocrazie mediorientali. In circostanze come queste, in cui monta la rabbia e lo sdegno più assoluto, sarebbe naturale chiedere le immediate e irrevocabili dimissioni di tutta la giunta, per manifesta incapacità di combinare alcunché di buono. Ma arrivati a questo punto e annotato sul taccuino l’ennesimo fallimento, la collera lascia il posto ad un sentimento di umana pietà e rispettosa commiserazione per chi – inconsapevole delle proprie e limitate capacità – è stato messo da altri a ricoprire ruoli smisuratamente non alla propria portata.
Dietrofront della Regione, “Niente ciclabile con i soldi degli sms solidali”
Sisma, ecco come saranno spesi i 17,5 milioni degli sms solidali: 5,5 per la ciclabile mare-monti
Dovreste precisare che la scelta, che io non condivido, è stata fatta sulla scorta di 30 sindaci dei comuni terremotati.
Molti dei quali notoriamente non di centro sinistra.
A pensar male degli altri si fa peccato...!!! Ma spesso ci si indovina...!!! Se la ciclabile sarà finanziata con fondi europei... dopo i ripensamento... che fine avrebbero fatto i finanziamenti europei... se non ci fosse stato il ripensamento...??? Sarà stato il solito mistero-misterioso che i nostri pseudo-politici inventano o decidono in riunioni notturne o segrete...??? Ci sarà qualche altro decret-ino a prendere per i fondelli terremotati e zone distrutte...???
Non dico intascati da qualcuno... ma destinati a opere non strettamente collegate ai terremotati o alla ricostruzione...!!! Purtroppo le Marche hanno 5 province... 2 intoccabili (Pesaro e Ancona)... 2 quasi (Fermo e Ascoli)... Macerata è la cenerentola della situazione...!!! Purtroppo questa è la situazione... decisa dai pseudo-politici che ci governano... Regionali e Centrali...!!!
Almeno i politici di una volta avevano ideali da seguire. Ideali che gettavano linee guida. Ideali che servivano ad illuminare il cammino anche di chi non viveva di politica. Oggi la politica vive di spot creati senza progetto logico. Idee nate e defunte perché distanti anni luce dalla realtà e dalle esigenze di chi vive ogni giorno le piccole e grandi difficoltà della vita.
Ridi ridi caro ceriscioli stai attento a come spendi i soldi di noi terremotati.
Ma che avranno da ridere? Solo loro possono divertirsi : forse l'indifferenza verso i deboli ne è il motivo?
Tanto troveranno un'altra soluzione per fregarsi i soldi che erano destinati ai terremotati.
Questo è populismo
Nelle banche ci sono ancora " 5 milioni € " raccolti con il N° solidale per il terremoto all'Aquila...!!! Causa burocrazia... chi ne aveva il diritto... ha rinunciato...!!! Non si sa che fine faranno... se ci sono ancora...!!! Basta fare la ricerca su internet e ci sono le risposte... non tutte buone...!!! Tutte le raccolte tramite SMS... specialmente quelle per la ricerca... il 30 % arriva a destinazione... il rimanente 70 % serve a mantenere il carrozzone... e... penso che molti ci campano...e... bene...!!!
la politica dovrebbe essere una cosa seria
Loro ridono sapendo come farci cuocere nel nostro brodo fatto di lacrime. Credo però in una giustizia divina ed anche loro prima o poi....
Carini
RIDICOLI
Ci voleva tanto....!
Bisogna indubbiamente migliorare la partecipazione politica per evitare per il futuro figuracce di questa portata.
In democrazia I cambiamenti devono avvenire nelle urne!! Ricordiamocene!
La figuraccia la fanno anche quelli che commentano senza sapere di cosa parlano.
Troveranno un altro modo x mettere mano ai soldi ...... sono schifata......dovrebbero vergognarsi tutti, dal primo all' ultimo
siete una vergogna per il mondo intero.
Che tristezza .....
Bellissimo articolo... ma che vergogna!!!!
Ma io dico il cervello lo portate?
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Sono soltanto molto stressati, dovrebbero rilassarsi a lungo in un luogo ritirato e tranquillo, quella grotta sudatoria andrebbe bene.
Una considerazione, non sarebbe stato più semplice e logico dividere i soldi degli sms solidali tra tutti i comuni del cratere in base al numero di abitanti?? In questo modo ogni Sindaco avrebbe deciso autonomamente come impiegare tali risorse!!!!
Chi ha versato i soldi con gli sms (me compreso) lo ha fatto nell’immediatezza, in un momento di grave emergenza e nell’intento di far fronte, al di là delle pastoie burocratiche, ad esigenze di natura emergenziale.
La pista ciclabile dal mare alle prime balze dei Sibillini, che potrebbe essere pure un’opera utile ed interessante, non poteva e non doveva di certo essere finanziata con i fondi ricavati da questi benedetti sms “solidali”, tanto più che a terra ci sono ancora milioni di tonnellate di macerie, sulla costa ci sono ancora sfollati rimbalzati da una struttura ricettiva ad un’altra, nell’entroterra ci sono tanti paesi ancora in ginocchio, con migliaia di case, di scuole, di stalle, di fabbriche, di chiese da ricostruire. Questo concetto è così elementare, così ovvio, così scontato, che francamente rimane difficile comprendere come mente umana abbia potuto concepire la proposta del presidente della Regione Marche, avallata anche da un buon numero di Sindaci.
Detto questo, rimane il dato di fatto, ormai oggettivamente percepito, che il presidente Ceriscioli, così inconcludente, non è vittima delle troppe deleghe (come ha detto, a proposito e a difesa di sè e degli altri assessori regionali, rispondendo piccato alle accuse di inefficienza pubblicamente lanciate da Matteo Ricci), ma è vittima del proprio presenzialismo compulsivo e della propria volontà di accentramento a tutti i costi (basti pensare alla delega alla Sanità, che ancora il buon Ceriscioli si ostina a tenere per sè, nonostante le ripetute promesse di passarla ad altri, probabilmente perchè non ha ancora finito di piazzare uomini di sua fiducia nelle varie Aree Vaste dell’Asur Marche).
Per finire, teniamo bene a mente chi nel PD marchigiano e, in particolare, nel PD maceratese, ha consentito l’inarrestabile e sconclusionata ascesa dell’ex sindaco di Pesaro al vertice istituzionale delle Marche: il segretario regionale Francesco Comi, da Tolentino; l’ex vice sindaco di Civitanova, Giulio Silenzi; l’ex assessore regionale Sara Giannini (ampiamente ripagata con l’annuale ingiustificabile contratto di consulenza in qualità di cosiddetta super esperta economica); l’attuale sindaco di Recanati Antonio Fiordomo.
Ricordiamoceli bene questi signori, perchè sono tutte persone che a breve o nel 2020 cercheranno nuovamente di riciclarsi nelle prossime elezioni politiche o allorchè si rinnoverà il Consiglio Regionale.
Scusate l’ignoranza non mi interesso molto di politica, ma non si possono licenziare questi illustri politici in quanto colti nel fatto a confabulare una simile indecenza e non essere stati in grado di gestire l’emergenza e chiamiamola se vogliamo post-terremoto anche se il “post” deve ancora iniziare in quanto si è fatto poco niente dopo un anno per far tornare la popolazione nei loro luoghi.
Loro sono il nostro specchio, forse deformato, ma sempre il nostro specchio sono. Stanno là perché noi ce li abbiamo messi. Forse, a nostra parziale discolpa, possiamo reclamare di leggi elettorali inadeguate a esprimere il vero consenso del cittadino o una stampa corriva. Fino a quando non riusciremo a rendere la nostra partecipazione democratica migliore sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo, continueremo ad assistere a spettacoli incredibili come quelli che, ormai, giornalmente ci vengono ammanniti dalla nostra classe politica regionale, che, per qualità, credo sia la peggiore in assoluto se la si compara a quella di altri livelli del potere amministrativo.
@ Giampaolo Sbarbati:per esempio…nomi!!!!
Fa piacere leggere in questo articolo e in quello precedente che i nomi di Sciabichetti e Cerescioli siano finalmente dattiloscritti da così numerosi commentatori di cui molti mi sembrano nuovi. E soprattutto che sono commenti ineccepibili, non contrastabili che hanno in comune la certezza che abbiamo a che fare con politici di cui non ripeto i nomi già fatti nel commento dell’avvocato Bommarito, completamente estranei alla realtà marchigiana e per quelli che si sudano il pane con il lavoro e anche di quelli che devono mettere assieme il pranzo con la cena e sono tanti e rendono ancora più odiosi e vergognosi i modi con cui disprezzano pubblicamente, senza tanti sotterfugi i loro amministrati, divisi in due categorie: parassiti politici ( vedere sempre commento Bommarito ) e il resto composto da chi comunque sta bene, sta benino, sta maluccio e sta proprio male insomma il popolo con tutte le differenze che ha sempre avuto. Secoli di lotte di storia di rivoluzione di sommosse e alla fine di tutto questo siamo sempre in balia di quattro incompetenti che del resto scegliamo noi che come dice Massimo Sileoni comm.n. 17 . Certo è vero che a discolpa abbiamo le motivazioni da lui riportate con giornali compiacenti e partiti che presentano ogni volta il nuovo messia. Ma questa volta il nuovo messia e il suo discepolo più amato che non è Giuda, ma Sciapichetti, credo che abbiano superato tutti i limiti, del buon senso, della scelleratezza, dell’avventatezza, della dissennatezza dell’ irragionevolezza e della sconsideratezza .Sono tutti sinonimi ma di errori ne fanno tanti e anche i modi per definirli devono essere vari. Palanca nel comm.n. 13, dice una cosa di cui sono sempre stato convinto. Tutte queste richieste fatte per decine di motivi, pubblicizzati continuamente in televisione, servono soprattutto a mantenere chi ci lucra. C’è qualcuno che controlla? Poi il fatto sui cinque milioni di euro del terremoto dell’Aquila ancora in Banca a fruttare interessi e davvero da aula di tribunale senza avvocati difensori, un pubblico ministero di quelli cattivi e un giudice per cui non esistono circostanze attenuanti. Poi una curiosità: la grotta sudatoria è un bagno turco o un luogo di pentimento dove si espellono peccati e desideri inconfessabili?
A quanti ancora confidano nel termine democrazia, l’invito a leggere Carlo Galli, ” Democrazia senza popolo” , Feltrinelli.
Per il resto dei commenti basta un ” mi piace” , mentre a Fabrizio Cambriani, indiscutibilmente persona con patrimonio d’ideali di sinistra, l’ennesimo encomio per il ” J’accuse” nonostante la sua appartenenza politica; cosa non comune fra i sinistri , sopra tutti i piddini e renziani gasati con elio liquido ( per capirci: quello che manda in aria le mongolfiere; che se lo inspiri e poi parli fa cambiare il timbro della voce da assumere un suono simile a quello di Paperino) come il loro capopartito.
Ceriscioli si deve dimettere ogni giorno ne inventa una su come usare i soldi degli sms solidali. Prima di tutto le case!!!
Come sono pentita di averlo votato!!!