di Gianluca Ginella
Aggressione al Val di Chienti, a distanza di sette anni, Silvia Gattari sarebbe stata vittima di stalking da parte del suo ex, Mauro Mariani. «Vive nel terrore». La donna, tolentinate, che oggi ha 48 anni, sarebbe stata perseguitata da Mariani, l’uomo che nel marzo del 2009 la massacrò di botte mentre stava andando al lavoro al centro commerciale Val di Chienti di Piediripa di Macerata. Per quei fatti l’uomo era stato condannato. Mercoledì l’udienza preliminare.
È il 14 marzo del 2009 quando Mauro Mariani, 46 anni, residente a Corridonia, raggiunge il centro commerciale Val di Chienti, dove lavora la sua ex. L’uomo aggredisce la donna, la picchia selvaggiamente. Lei finisce in ospedale, lui viene arrestato. La vicenda farà il giro d’Italia e per mesi riempirà le colonne degli articoli di cronaca nera e giudiziaria. L’uomo sarà poi condannato per lesioni e maltrattamenti in famiglia. A distanza di alcuni anni Silvia Gattari è tornata a denunciare il suo ex. Lo ha fatto per stalking. A Mariani la procura di Macerata, concluse le indagini, contesta di aver reiteratamente minacciato e molestato la donna, presentandosi a casa sua, rivendicando il diritto di poter telefonare alla figlia, cosa che – dice la procura –, non sarebbe stata veritiera perché l’uomo aveva smarrito il numero di telefono della figlia per poterla chiamare, avrebbe minacciato la donna e i famigliari con urla e dicendo, tra l’altro, «che non ci metteva nulla a procurarsi un’arma con la quale ammazzare tutti quanti» dice la procura. La procura parla di un grave stato di ansia e paura per la Gattari che in una occasione si era barricata in casa e aveva chiamato i carabinieri. I fatti contestati sarebbero avvenuti tra il primo marzo del 2016 e il 16 aprile del 2016. «Silvia vive in una condizione di terrore – dice l’avvocato Federico Valori, che assiste la donna insieme ai legali Benedetta Tommasoni e Giovanna Matteucci –. Solleciteremo la procura affinché chieda al giudice di adottare una misura cautelare per proteggere la nostra assistita. Inoltre riteniamo necessario che venga svolta una perizia psichiatrica su Mariani, come avevo chiesto più volte, non ascoltato, durante il processo. Riteniamo che occorra venga curato». Per i presunti episodi di stalking, mercoledì si svolgerà l’udienza preliminare al tribunale di Macerata davanti al gup Giovanni Manzoni. Mariani è difeso dall’avvocato Samuele Farroni.
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L’Italia è quel paese in cui la vittima deve barricarsi in casa o sottoporsi a un programma di protezione in qualche comunità, mentre la bestia gira libero e nessuno può obbligarlo a seguire un programma di recupero/cura se non vuole.
Forza Silvia !!
E magari è pure libero….. Forza Silvia
Le leggi in Italia non sono mai a favore dei più deboli, anzi direi il contrario.