I soci del Cai sui monti Sibillini
I soci marchigiani del Club alpino italiano (Cai) sui monti Sibillini per un’escursione dal santuario di Macereto al monte Careschio. Un percorso tra scorci mozzafiato per festeggiare la 17esima Giornata nazionale dei sentieri con un gesto di vicinanza e solidarietà al territorio duramente colpito dal sisma. Scampando alla pioggia incombente, in duecento oggi hanno camminato assieme e pranzato a base di prodotti locali nello splendido scenario del santuario. Ospite d’onore il presidente del Parco nazionale dei monti Sibillini, Oliviero Olivieri, che ha condiviso l’intera giornata con i soci, rispondendo alle loro domande sulle difficoltà del posto e sulle iniziative in cantiere per riportare il turismo qui. «Il ritorno è già possibile», dicono all’unisono le giacche e gli zaini multicolori degli escursionisti distribuiti in un lungo serpentone in cammino sul monte Careschio. E l’escursionismo è uno dei modi più immediati e concreti di aiutare le economie locali a risollevarsi. I sentieri sono in gran parte agibili e il Parco sta procedendo alla ricognizione delle zone critiche. «Il Cai è impegnato a riportare i propri soci nelle zone montane ferite dal sisma – ricorda Bruno Olivieri, presidente del Cai Macerata -. Ma per il ritorno dei residenti, degli operatori e dei turisti, è prioritaria e urgente la riapertura delle strade di accesso al Parco». La manifestazione è stata resa possibile dagli sforzi dell’amministrazione comunale di Visso e dalle sezioni del Cai di Macerata, San Severino e Camerino.
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