di Gabriele Censi
Una montagna unica, per un progetto che si chiama proprio “Unicamontagna”, lo lancia l’università di Camerino e già 24 enti hanno detto sì: 20 comuni, due unioni montane e due fondazioni. Ma le adesioni non sono chiuse e l’obiettivo è mettere insieme un’area vasta che superi i confini amministrativi e comprenda tutta la montagna appenninica che condivide bellezza e qualità dei prodotti. Qualità enogastronomiche, artigianali, culturali e del paesaggio.
C’è già un logo e l’idea la rivendica con orgoglio Claudio Pettinari, pro rettore vicario di Unicam che accanto a Flavio Corradini fa la sua prima uscita da candidato alla successione proprio del rettore che 6 anni fa avviò il “new deal” dell’ateneo con l’apertura al territorio. Una governance condivisa che guarda al futuro ancora una volta usando questa parola come slogan. Dopo “il futuro non crolla” lanciato come hashtag per reagire alle scosse, e “Con il futuro, per il futuro” che faceva da sfondo all’inaugurazione dell’anno accademico davanti al Presidente Mattarella, oggi Corradini parla di “ritorno al futuro” con una matrice tridimensionale:
“Da una parte la storia, l’attualità e il futuro, dall’altra il buono, il bello e il ben fatto, e in un’altra dimensione la tradizione, l’innovazione e la ricerca”. Servizi e lavoro sono indispensabili per far rimanere la gente in queste terre e il progetto Unicamontagna cerca di creare le condizioni per nuova occupazione, con l’ausilio di bandi regionali, nazionali e europei. Un marchio di identità certificato dalla ricerca scientifica e anche un luogo fisico per mostrare i prodotti delle aziende aderenti: Borgo Lanciano. “Non sarà una fiera ma una filiera – precisa Pettinari – una grande esposizione con appuntamenti settimanali per dare spazio alle eccellenze del territorio”.
“Un luogo neutro che superi i campanili e un crocevia di comunicazione, anche grazie alla Pedemontana che avrà uno svincolo proprio lì – annuncia il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli – . La nuova strada è ormai qualcosa di concreto che tra qualche anno sarà realtà”. Matteo Cicconi, presidente dell’unione montana Alte Valli del Potenza e dell’Esino, definisce il progetto un’opportunità importante dopo le profonde ferite del terremoto: “Unicam ci permette di uscire dai confini comunali con una visione lungimirante di area vasta che valorizza le peculiarità di tutti”.
Alla presentazione anche il direttore di Tipicità Angelo Serri: “E’ un grande progetto di marketing territoriale e un grande laboratorio. La vetrina di Lanciano è crocevia anche più vasto, una cerniera appenninica della possibile macroregione centrale, sulla direttrice del percorso europeo Barcellona-Istanbul”. E il pro rettore delegato ai rapporti con enti e istituzioni, Andrea Spaterna: “La consulta già da tempo svolge un ruolo di raccordo con ottimi risultati e progetti finanziati. Oggi dobbiamo fare i conti con un nuovo contesto ma non ci sottraiamo alla volontà di portare sostegno al territorio. La ricostruzione deve essere ricreazione del tessuto sociale ed economico”.
Matteo Cicconi, Renzo Martinelli, Flavio Corradini, Claudio Pettinari e Andrea Spaterna
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