Un doloroso viaggio
tra i volti del sisma
per aiutare la ricostruzione

CIVITANOVA - Inaugurata la mostra "Mai +" voluta dall'azienda Ipr per i suoi 40 anni di attività

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Claudio Colotti

 

di Laura Boccanera

(foto Federico De Marco)

C’è il barista di Visso, dietro le macerie della sua attività, c’è una pecora che ha abortito dopo il crollo della stalla. Volti segnati, occhi sbarrati, o magari che guardano in basso, dalla stanza di un albergo lontano da casa perchè quella che chiamavano casa non esiste più. E’ un doloroso viaggio nel dramma la mostra fotografica “Mai + ” di Claudio Colotti, aperta questa mattina nella palazzina Liberty del Lido Cluana. Quaranta scatti che raccontano le storie di chi oggi vive nei camping, di chi ha scelto di rimanere in montagna e spera e sa che piano piano si ricostruirà, anche se ci vorrà tempo e sacrifici. La mostra non è che l’estensione di un progetto più ampio, curato e ideato da Marchebestway che ha voluto realizzare un libro fotografico il cui ricavato sarà devoluto ai comuni di Visso, Pievetorina e Castelsantangelo. Un libro che non è rilegato: gli scatti sono tenuti insieme da un elastico, possono disfarsi e perdersi, ma anche essere ricostruiti. Già dalla copertina comincia dunque il viaggio nelle terre e nelle persone del sisma, con un parallelismo tra l’incompiuto della rilegatura e lo stato d’animo degli sfollati.

mostra-fotografica-terremoto-mai-più-claudio-colotti-silenzi-corvatta-angelini-civitanova-FDM-4-325x217«Grazie all’azienda Ipr che ha voluto festeggiare così i suoi 40 anni abbiamo stampato le prime 600 copie del libro il cui ricavato sarà destinato alla ricostruzione» – ha spiegato Chiara Crisoliti di Marchebestway. Presente anche l’autore Claudio Colotti: «il mio è un percorso di documentazione, non si tratta di foto estetiche, non devono essere belle, ma buone per raccontare il dramma che ha investito il territorio. Sono stato per due mesi nei teatri del terremoto e ho vissuto da vicino il disagio della popolazione, soprattutto di quella anziana che sa che non vivrà abbastanza per rivedere il proprio paese ricostruito». Questa mattina alla presentazione anche il sindaco Tommaso Corvatta: «questa mostra è un modo per rinnovare la solidarietà del Comune e ringraziare chi ha collaborato, anche in città per aiutare chi ha sofferto e soffre tuttora per il terremoto». La mostra rimarrà aperta fino al 7 maggio. L’allestimento è a cura di Barbara Carano e Giampiero Martellini.

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