Cgil, Cisl e Uil insieme
per una rigenerazione post sisma:
“Ma la Regione è latitante”

IL MACERATESE FERITO - Presentato un documento aperto per tracciare il futuro del territorio puntando sulla persona e sul lavoro. "Superiamo il com'era e dov'era ma partendo dal basso. Provincia rafforzi il tavolo di confronto e vengano i sindaci"

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Daniel Taddei, Silvia Spinaci e Manuel Broglia

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di Gabriele Censi

(Foto di Lucrezia Benfatto)

Un documento in prossimità del Primo Maggio che mette al centro della ricostruzione il lavoro e la persona. Lo hanno presentato questa mattina Daniel Taddei (Cgil), Silvia Spinaci (Cisl) e Manuel Broglia (Uil). “Abbiamo ascoltato in questi mesi – dice Taddei – senza cavalcare proteste o strumentalizzazioni ma oggi è il momento di evidenziare ritardi e inefficienze. Troppi cittadini, giovani, lavoratori e pensionati sono senza certezze sul futuro. Stessa situazione per le aziende. C’è un diffuso senso di precarietà e incertezza. La ricostruzione leggera non è iniziata se non per pochi casi. I ritardi sono giganteschi. Abbiamo avviato un percorso anche insieme alle organizzazioni datoriali nel tavolo provinciale in cui mancano però i sindaci. La ricostruzione e la rigenerazione devono partire dal basso, superando il dov’era e com’era. Il nostro documento è aperto al contributo di tutti, è il primo che immagina un metodo unitario ma tra le Regioni più in ritardo c’è proprio la nostra che è la più danneggiata”.

Conferenza-cgil-cisl-uil_Foto-LB-4-325x217“Oggi parliamo di rilancio – aggiunge Spinaci – anche se siamo ancora in emergenza, perchè se non si danno prospettive di ritorno alle popolazioni, gli sfollati restano sulla costa. E’ fondamentale una rigenerazione del modello di sviluppo con al centro la persona e il lavoro. Per questo ne parliamo in prossimità del Primo Maggio. L’entroterra subiva già prima del sisma il processo di spopolamento e invecchiamento. Le piste su cui attivarsi ci sono e sono le potenzialità che già si sperimentavano: integrazione tra manifatturiero a artigianato, turismo, agroalimentare, servizi alla persona, risorse naturali e paesaggistiche. Poi ci sono le due università, in particolare Camerino può sviluppare la ricerca con centri di specializzazione su emergenza e ricostruzione. L’edilizia  è primo volano di occupazione ma va salvaguardata la piena legalità e la trasparenza sugli appalti,  la sicurezza dei lavoratori e vanno tutelate le imprese locali. Su questo è importante il ruolo delle casse edili. Il welfare infine non sia considerato voce di costo ma condizione di sviluppo. Scuole,  sanità e servizi sociali vanno salvaguardati nella loro presenza sul territorio ma con modalità innovative. Serve una gestione associata intercomunale. E’ fondamentale dare voce alle comunità locali le risorse economiche si possono trovare nei fondi europei che possono essere attivati in modo strategico e integrato per evitare dispersioni”.

Conferenza-cgil-cisl-uil_Foto-LB-3-325x217Manuel Broglia denuncia l’assenza della Regione: “Abbiamo chiesto un incontro al presidente Ceriscioli e attendiamo ancora risposta, lui è anche il vice commissario per la ricostruzione ma c’è una scarsa apertura al confronto. Il tavolo provinciale si è fermato, servono i  sindaci che sono parte fondamentale  e devono partecipare in modo integrato,  altrimenti rischiamo scelte diverse a pochi chilometri di distanza, come le zone speciali che equiparano Visso a San Severino.  Noi ci mettiamo a disposizione per una sfida che riguarda i prossimi dieci anni”.

Leggi il documento integrale: Rigenerare lo sviluppo sociale ed economico nelle aree maceratesi colpite dal sisma

 

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