Sisma, inaugurata la mostra agli Uffizi
“Bellezze da far vedere a tutto il mondo”

I TESORI recuperati nelle terre ferite esposti a Firenze fino al 31 luglio. Per ogni visitatore della galleria sarà donato 1 euro alle zone colpite. Presenti l'arcivescovo di Camerino Francesco Brugnaro, la deputata Irene Manzi e i sindaci di San Ginesio, Caldarola e Matelica

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L’inaugurazione ieri alla Galleria degli Uffizi

 

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Tra gli intervenuti anche i vescovi di Camerino Francesco Brugnaro e di San Benedetto Carlo Bresciani

Il titolo richiama l’opera di Andy Warhol che invocava la ricostruzione dopo il  terremoto dell’Irpinia del 1980, ma il direttore della galleria di Firenze, Eike Schmidt, ha tenuto a spiegare che “stavolta la richiesta la facciamo a noi stessi, non ad altri, perché questi capolavori salvati dalle macerie, e quelli ancora da salvare, vengano fatti vedere. Dobbiamo presentare le bellezze del Centro Italia e delle Marche ai visitatori di tutto il mondo, così saldare seppur in piccola parte il debito che abbiamo nei confronti di questo territorio sin dai tempi dell’eredità di Vittoria Della Rovere”. L’inaugurazione della mostra “Facciamo presto! Marche 2016-2017: tesori salvati, tesori da salvare” (in esposizione fino al 31 luglio 2017), che ha aperto uno scorcio di Marche in uno dei luoghi d’arte più significativi al mondo, ieri, è stato un momento di grande emozione e partecipazione con un parterre di giornalisti professionisti dell’arte, degli allestimenti, del recupero, ma anche amministratori e autorità religiose, tra cui i sindaci di San Ginesio Mario Scagnetti, Caldarola Luca Maria Giuseppetti, Matelica Alessandro Delpriori e Arquata del Tronto Aleandro Petrucci, l’arcivescovo della diocesi di Camerino Franceso Brugnaro e il vescovo di San Benedetto Carlo Bresciani, che hanno concesso le opere.

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Il sindaco Mario Scagnetti con il direttore degli Uffizi Eike Schmidt

Tutti mossi da passione e volontà ferma di partecipare attivamente a un processo di ripartenza oltre che di ricostruzione. “La prima ricostruzione di cui dobbiamo occuparci è quella delle comunità – ha sottolineato il soprintendente delle belle arti delle Marche, Calo Birrozzi – perché non esistono beni culturali senza comunità, e perché queste opere dialogano con il contesto e con il  paesaggio. Abbiamo il dovere di fare e di fare bene. Mi appello ai sindaci perché questa ricostruzione sia fatta nel solco tracciato qui, agli Uffizi”. Il senso, il messaggio delle 29 opere selezionate per la mostra è stato espresso dal curatore Gabriele Barucca: “Roberto Longhi, in occasione dei bombardamenti della città di Bologna nel 1944, scrisse che l’arte è muta e indifesa e non può che difendersi con la fama. I risultati di questo terremoto sono paragonabili solo ai bombardamenti di una guerra. Le Marche sono state un po’ dimenticate dalla comunicazione mediatica. Questa mostra vuole essere testimone di una ricchezza straordinaria, non solo pittorica ma anche relativa alle stoffe, all’orificeria, alla scultura lignea della dorsale appenninica tra Fermo, Macerata e Ascoli”.

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‘Madonna col bambino’ di Lorenzo D’Alessandro sarà esposto nella galleria degli Uffizi fino al 31 luglio

Leitmotiv degli interventi dei relatori tra cui la deputata maceratese Irene Manzi della presidenza dell’Ufficio Cultura della Camera, l’assessore regionale Loretta Bravi e Giorgia Muratori del Mibact, è stato l’importanza del rinsaldare le comunità, rappresentate metaforicamente in mostra da tre campane (due di Arquata e una di San Severino) e la preziosità del territorio marchigiano da veicolare nel mondo. “Essere qui con la nostra ‘Madonna col bambino’ di Lorenzo D’Alessandro e con la bellissima ‘Assunzione di Maria’ di Andrea Boscoli, recuperati dal monastero di Santa Chiara e dalla chiesa di San Francesco, in parte crollati, è un vero orgoglio ed è di grande importanza per un paese che ha fatto dei percorsi culturali e di bellezza uno dei suoi tratti  distintivi”, ha spiegato Scagnetti. “Sono convinto che questa mostra sarà foriera di tanti rapporti – così il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani – Noi amministratori toscani agevoleremo queste iniziative solidali, perché è questo spirito che ha dato vita all’Italia del Rinascimento”. Fino alla fine della mostra, per ogni visitatore degli Uffizi sarà donato 1 euro alle Marche colpite dal sisma.

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