Dall’inviato Maurizio Verdenelli
(foto di Luciano Carletti)
“Fare presto. Fare presto. Non c’è più tempo da perdere” ha detto il senatore Enrico Buemi. “Una proposta di legge necessaria e che fa la differenza” incalza Stefano Petrucci, sindaco di Accumoli che ha partecipato questo pomeriggio alla Camera alla conferenza stampa sulla proposta di legge per “Una zona economica speciale per i Comuni del cratere”. L’Alto Maceratese, con Petrucci, e una parte dei parlamentari socialisti hanno lanciato questo grido di allarme tra economia e declino. Un’alternativa angosciante per il post sisma. “Alle 18 scadono i termini per la presentazione degli emendamenti” ha detto Oreste Pastorelli che con Pia Locatelli ha presentato la proposta di legge. Una pdl che seguirà il suo iter annoso ma che sintetizzata in alcuni punti fondamentali va a trasfondersi nel decreto legge che avrà tempi molto più rapidi. Tra 15 giorni infatti è prevista la conversione in legge.
Quali sono i punti fondamentali sui quali non si può perdere tempo? “L’assunzione per il 60% dei dipendenti provenienti dai comuni del cratere sismico e l’esenzione dell’Iva” elenca il professor Antonio Flamini che con i colleghi Francesco Casale e Roberto Esposito, e l’avvocato Giuseppe De Rosa, ha fatto parte del gruppo di lavoro in Unicam. In conferenza anche il rettore Flavio Corradini: “Gli studenti sono tornati, l’economia però è ancora a terra. E’ importante che la comunità riprenda a vivere altrimenti sarà la fine anche per l’università”. Il promotore Pastorelli garantisce tempi abbreviati anche per la legge seppure gli occhi sono tutti rivolti agli emendamenti che si spera siano accettati. La pdl è stata firmata da 32 parlamentari, solo due i marchigiani, Lara Ricciatti di Mdp e Valentina Vezzali (Ala), testimonial e studentessa (di lungo corso) della stessa Unicam. “Occorre una terapia choc dice ancora Buemi mentre l’assessore al bilancio di Camerino Roberto Mancinelli parla di proposta necessaria quella avviata nel febbraio scorso. Enrico Buemi ha anche sottolineato l’importanza di rifare il carcere a Camerino
Oreste Pastorelli, con madre di Montecassiano, chiarisce la portata del progetto: “Zona franca sì – e ce ne sono due a L’Aquila e in Emilia- ma soprattutto Zes (zona economica speciale): quella che contiene un piano a lungo termine di grande senso socio-economico. Non solo non pagamento di Imu e Irpef ma la presenza di investimenti e assunzioni in loco”. “Altrimenti avremmo ricostruito edifici vuoti con la gente che nel frattempo se ne sarà andata” ribadisce Petrucci. Erano attesi anche i sindaci di Amatrice Sergio Pirozzi e Cittareale Francesco Nelli. “Il nostro cuore è là dove anche stanotte c’è stata una scossa di 3.0” dichiara Pastorelli che intende “dare una scossa al Governo con la proposta Zes”. Un acronimo a cui si dà tanto valore e per questo l’Alto Maceratese si è raccolto attorno all’ex sindaco Dario Conti, uno dei promotori e agli altri sindaci delle zone interne. Presenti vice primo cittadino di Fiastra Sauro Scaficchia e gli ex assessori di Camerino Elisei e Pupilli, il presidente Contram Stefano Belardinelli e l’ex primo cittadino di Serravalle Venanzo Ronchetti. In conferenza stampa anche Michela Marzano, una delle firmatarie della pdl.
I toni finali sono da ultima spiaggia e la richiesta al palazzo romano è quella di una legiferazione che aiuti veramente a rilanciare l’economia. L’ultima immagine offerta ai fotografi è un grande manifesto di Camerino con tutto interno i partecipanti e alle loro spalle il palazzo di Montecitorio a cui le popolazioni del terremoto chiedono fatti e non più promesse. Soprattutto non più ritardi che mettono a terra definitivamente ogni prospettiva di ripartenza. “Nonostante tutto nutriamo speranza perchè vogliano tornare dove vivevamo fino a ottobre” conclude Mancinelli. Sulla piazza lasciata libera da poco dagli allevatori della Coldiretti tanti manifestini a terra a ricordare un sisma che forse è lontano, troppo lontano da Roma.
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