Ospedale, l’appello di Massei: “Diminuire i servizi ora è sciacallaggio”
SAN SEVERINO - Il vice presidente del comitato per la salvaguardia del Bartolomeo Eustachio in un video ha invitato il governatore Luca Ceriscioli e l'assessore Angelo Sciapichetti ad un'assemblea pubblica sui problemi del nosocomio: "Riequilibrare i diritti di chi abita nell'entroterra e chi sulla costa, nell'anconetano o nel pesarese"
Marco Massei vice presidente del comitato per la salvaguardia dell’ospedale Eustachio
Un appello alla salvaguardia dei servizi delle aree interne colpite dal sisma a partire dalla tutela dell’ospedale Barolomeo Eustachio di San Severino. In un un video il vice presidente del comitato Salva ospedale Marco Massei rivolge al presidente della Regione Luca Ceriscioli e all’assessore regionale Angelo Sciapichetti un invito a partecipare ad un assemblea pubblica di confronto sui problemi del territorio acuiti dall’emergenza sisma.
“Al di là di alcune rassicurazioni che ho letto sulla stampa, noi abbiamo elementi che ci danno una grande preoccupazione. Alcuni servizi non sono partiti, ci è stato tolto il punto nascita in modo assolutamente ingiusto e assistiamo a un ridimensionamento continuo, che si attua o con la spoliazione dei servizi o con il non rimpiazzo dei medici che vanno in pensione o che vengono trasferiti in altre zone. A questo punto, alla luce dei recenti tragici eventi del terremoto, ci suona come un fatto gravissimo, quasi un atto di sciacallaggio ai danni delle popolazioni dell’entroterra e in particolare a quelle che si rivolgono al nostro nosocomio. In un momento come questo, così drammatico, diminuire i servizi sta a significare non avere a cuore l’entroterra, quindi violare in primis addirittura quello che nasce dalla nostra carta costituzionale, (articolo 44 comma 2) in cui sono previste delle norme di favore per le zone montane, e così via senza dilungarmi in altre norme. Quindi ritengo che si debba fare in modo di riequilibrare i diritti di chi abita all’interno dell’entroterra e quindi riguarda tanti servizi. Parlo della sanità, della scuola, della sicurezza. Riequilibrarli rispetto alle zone dell’anconetano, del pesarese e della costa. Questo deve avvenire, perché altrimenti si creano come ho accennato in alcuni casi dei cittadini con diritti diversi, dei cittadini di serie A, che stanno nelle zone privilegiate, di serie B che stanno nelle zone dell’entroterra, e di serie C mi permetto di aggiungere che sono i terremotati, privi di ogni possibile tutela, spogliati di tutto”.
“Se lo scopo è fare in modo che queste popolazioni siano dirottate verso altre zone, che ce lo dicano chiaramente – chiosa Massei – Perché invece noi chiediamo e crediamo che sia un nostro diritto rimanere nelle zone in cui siamo nati. Questo appello si rivolge proprio a queste personalità, che noi crediamo possano essere comunque soggetti sensibili, che si rendano conto di ciò che sta accadendo e che inviteremo in una assemblea pubblica, che andremo a fare a breve, dove chiederemo insieme di ragionare su quelli che sono gli effetti della riforma sanitaria a distanza di un anno. Quindi la prego presidente Ceriscioli, assessore Sciapichetti, siate presenti a questa riunione in cui potrete dire la vostra e mi auguro confrontarci serenamente con noi per un dibattito franco, sincero, e che possa produrre degli effetti positivi per le popolazioni”.
Giustissimo e sacrosanto anche alla luce del fatto che l’ospedale di Tolentino verrà completamente abbattuto