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Ostello Ricci, dipendenti “senza asilo”
“E dal Comune nessun rimborso
per il riscaldamento”

MACERATA - Nessuna possibilità di rioccupazione per i 6 impiegati della cooperativa sociale Meridiana. Il presidente Giuseppe Spernanzoni: "Manca l'attenzione al sociale inteso come cooperative". Sulla questione delle spese sostenute dalla scuola di Musica: "Comune sollecitato più volte ma ad oggi non abbiamo visto un soldo"

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Il presidente di Meridiana Giuseppe Spernanzoni

 

di Claudio Ricci

“Dispiace sentirsi dire che si sta pensando a Meridiana ma poi nei fatti l’attenzione nei confronti del sociale e della nostra cooperativa non si vede”. Parole del presidente della cooperativa sociale Meridiana Giuseppe Spernanzoni alle prese con il reimpiego del personale dell’Asilo Ostello Ricci, chiuso dal 31 ottobre per sofferenze legate al calo della ricettività. Sono 6 i dipendenti della struttura per cui Spernanzoni cerca da tempo una soluzione con l’amministrazione. Soluzione che però ad oggi rimane solo nelle intenzioni. “Già dalla primavera scorsa, quando l’amministrazione ha annunciato di non voler rinnovare il bando per fare dell’Ostello una casa della musica (che oltre alla scuola Scodanibbio ospiterà da maggio anche la sede dell’associazione Sferisterio) abbiamo posto il problema del personale che ad oggi, né l’amministrazione, né noi possiamo rioccupare. Quello che manca è l’attenzione al sociale inteso come cooperative. Purtroppo oggi la logica è quello che costa di meno, vale di più. Sociale non significa dare 10 euro per fare mangiare una persona una volta ogni tanto ma inserirla, darle un’occupazione e lavorare sull’inclusione”. Attualmente nell’ostello rimane solo una dipendente.

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L’ostello Asilo Ricci

“Proseguiremo il servizio di portierato per la scuola di musica fino a fine gennaio – continua Spernanzoni – Abbiamo cercato di reimpiegare il personale che si occupava delle pulizie ma la scuola di musica provvederà in maniera autonoma. A maggio l’associazione Sferisterio porterà gli uffici come da programma. Da qui ad allora gestiremo gli eventi ma sarà un impegno limitato anche dal fatto che il salone è oggi utilizzato in parte dalla scuola di musica e che la cucina è inutilizzabile perché destinata al convitto nazionale (che oggi ha la cucina inagibile)“. La possibilità di offrire un nuovo lavoro ai dipendenti dell’ostello è legata al nuovo bando per i musei civici che l’amministrazione sta mettendo a punto. “Non è detto che sia riservato alle cooperative sociali – chiarisce Spernanzoni – e anche in quel caso la funzione è molto specifica e non è detto che il personale possa essere reimpiegato nella gestione di un museo”. A tutto questo si aggiunge la questione del rimborso per le spese di riscaldamento della scuola Scodanibbio anticipate da Meridiana e mai rimborsate dal Comune. “Nel marzo 2014 ci è stato chiesto di ospitare la scuola di musica – racconta il presidente della cooperativa – Doveva servire in parte per occupare l’ostello e dare la possibilità di nuove entrate che di fatto non si sono realizzate. A fronte dell’entrata della scuola di musica riceviamo un affitto di circa 10mila euro all’anno (per i mesi da settembre a maggio). Un importo totalmente impiegato nelle spese per il riscaldamento che di fatto rappresenta un pareggio se non una perdita. Nel contratto si prevedeva inoltre una clausola, in cui se i costi per l’energia fossero aumentati il Comune avrebbe dovuto partecipare. Abbiamo sollecitato più volte, portato i resoconti e motivato ma non abbiamo visto un soldo. Il Comune non ha le risorse e tanto meno la scuola di musica”.

 



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