Bilancio “salvato” da Irpef e multe,
2017 anno delle grandi opere

MACERATA, IL CONSIGLIO - Scendono gli aiuti statali. Il Comune dovrà contare per aumentare gli introiti sull'imposta regionale e sulle sanzioni. Recupero dell'Ex Gil e piano strade sono le voci più significative nel piano triennale. Oltre un milione di euro per il tratto da Santa Croce al Sasso d'Italia e 500mila euro per il rifacimento di via Verga

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L’assessore al Bilancio Marco Caldarelli

 

di Claudio Ricci

Verrà approvato domani con tutta probabilità il documento di programmazione unica 2017-2019 presentato oggi in Consiglio comunale a Macerata. Se l’assise darà il via libera, rispettando quindi il termine del 31 gennaio, tutte le opere avviate nel 2015 rientreranno nel fondo pluriennale vincolato mettendo in sicurezza investimenti per oltre 1 milione di euro. Si parte da due dati: un mastodontico piano delle opere pubbliche per il triennio e un bel segno meno nel bilancio dell’anno scorso. La cassa segna – 2,7 milioni nel 2015. “Veniamo – spiega l’assessore al Bilancio Marco Caldarelli – da un anno orribile con minori trasferimenti statali per 3 milioni di euro e ulteriori riduzioni di 1,5 milioni dagli oneri non riscossi- Ma stiamo gradatamente rientrando, lo squilibrio annuale è in decrescita”.

consiglio-comunale-macerata_foto-LB-3-400x267Vorticose le previsioni di entrata che calano da 123 a 93 milioni di euro. Un dato relativo al lavoro di pulizia fatto dagli uffici rispetto ai crediti effettivamente esigibili da parte del comune”. In compenso nel 2017 si tira la cinghia e per un risparmio previsto di oltre 6milioni di euro sulle spese correnti. Si spenderà meno per il funzionamento degli uffici, istruzione, trasporto pubblico, beni culturali, e persino le politiche sociali (da sempre punto di forza dell’amministrazione Carancini) caleranno da 6,2 a 5 milioni. Fondi più generosi solo per soccorso civile (influiscono il contributo per l’ufficio sisma dal governo) dove si arriva a 764mila euro di spesa (a fronte dei 695 previsti nel 2016) e nella formazione dove parte il piano start-up per cui la giunta (come da programma) stanzia i primi 50 mila euro.

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Il sindaco Romano Carancini

I maggiori introiti arriveranno dall’Irpef che porterà nelle casse del Comune 4,5 milioni di euro. Scendono ulteriormente gli aiuti dallo Stato che erogherà 2milioni e 38 mila euro. 870 mila gli euro in previsione dal gettito Tasi (invariata rispetto al 2016).  Seguono le multe con un introito da 1milione e 20mila euro. Seguono 600mila euro di utili Apm ( che però grava sul bilancio con la voce Park Sì per 1,8milioni), 490mila euro di Tosap (tassa per le occupazioni di suolo pubblico), e 250 mila di risorse provenienti dall’Unione Europea. La Tari verrà rimodulata e potranno godere della riduzione del 60% solo gli utenti residenti a più di 1 chilometro dal punto di raccolta. Per chi vive oltre i 300 metri lo sconto previsto scende al 40%.

LE OPERE – Ammonta a 7milioni e 683 mila il piano delle opere pubbliche con impegni di spesa costanti nel 2018 e che scenderanno a poco più di 5 milioni nel 2019. Gli interventi più impegnativi che nei piani del comune partiranno già dal prossimo anno sono il recupero dell’Ex Gil per 1milione e 520mila euro e il piano strade. In particolare sono previsti oltre 1,1 milioni per il tratto da Santa Croce al Sasso d’Italia attraverso via Lorenzoni, 500mila euro per il rifacimento di via Verga. A cui si aggiungono interventi a Piediripa (via Po’, Tagliamento, Arno e Mincio per 200mila euro), via dell’Acquedotto a Villa Potenza (200mila euro) e via Maffeo Pantaleoni (200 mila) con il resto del quartiere Pace in previsione per il 2018.

SCUOLE – Messi da parte 700mila euro per il nuovo polo delle Vergini. A questo si aggiunge il progetto Ex Saram dove porre il polo scolastico. Su questo si attendono notizie sulla stima della Dante Alighieri fatta dai tecnici della protezione civile. Gli accantonamenti per il rifacimento delle palestre (campo basket Palavirtus, campo tennis via dei Velini e via Mameli) riguardano circa 600mila euro. ù

MONUMENTI ED EDIFICI PUBBLICI –  Già assegnati i lavori per il nuovo palco dello Sferisterio (costo 300mila euro) e in previsione di completare i lavori alla biblioteca Mozzi Borgetti e di avviare il cantiere nell’ex farmacia comunale in piazza della Libertà per il museo dell’orologio. Le preoccupazioni più urgenti sono ora quelli dovuti al terremoto con il recupero del polo Mestica e del convitto, del palazzo comunale, della sal Gigli (già messa in sicurezza) del Buonaccorsi e della parte antica del cimitero.

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Roberto Cherubini

L’OPPOSIZIONE – Roberto Cherubini del M5S esprime preoccupazione per “i 25 milioni di anticipazioni di tesoreria che costano al Comune 106mila euro di interessi. Soldi che dobbiamo chiedere in prestito per mancata esigibilità di 18 milioni di euro di credito”. Timori condivisi da Andrea Marchiori di Fi: “Se per fare tutte queste opere ci indebitiamo sarebbe meglio dire facciamo 3 cose ma con soldi nella nostra disponibilità. Ci vogliono meno spot e più concretezza”. Deborah Pantana (Fi) parla di “bilancio improntato al sociale ma che non pensa per niente alle sacche di nuovi poveri” e che “aiuta sempre le solite associazioni che puntualmente si prodigano in tempo di campagna elettorale”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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