di Claudio Ricci
Salta ancora il rientro in classe del triennio dell’Itis Divini. Il ritorno in classe per i circa 370 ragazzi sarà mercoledì mattina. Anche la Provincia, ente proprietario del Divini, ha detto sì all’utilizzo della scuola Luzio per evitare i turni pomeridiani. A renderlo noto è la stessa scuola in un comunicato pubblicato sul sito: “Le lezioni riprenderanno per tutte le classi mercoledì (23 novembre) con orario ridotto (8.20-12.50) e con la seguente dislocazione: plesso Luzio Biennio, Elettrotecnica, Informatica, Meccanica; plesso Uteam-Ipsia: Chimica, Telecomunicazioni. A partire da lunedì 28 novembre, le lezioni riprenderanno regolarmente secondo l’orario consueto (8.20-13.44). Tuttavia, si precisa che tale allocazione costituisce una sistemazione temporanea prima del trasferimento nelle unità abitative ad uso scolastico, già richieste ufficialmente dagli organi di competenza”. “Il rientro previsto per stamattina è slittato per il completamento del trasferimento di arredi, attrezzature e linea internet – spiega l’insegnante Stefano Leonesi – Ora bisogna solo sistemare le lavagne. Si stanno attrezzando le aule multimediali portando i pc dalla vecchia sede. Fino a sabato ci sarà orario ridotto (fino alle 12) mentre da lunedì l’obiettivo è di rientrare con orario normale e da mercoledì a sabato riprendere la formazione aziendale con le terze”.
Intanto il presidente della Provincia Antonio Pettinari ha incontrato sabato a Roma il direttore generale del Miur Simona Montemarchio sulla situazione generale degli istituti della provincia. In cima alla lista delle priorità la realizzazione del prefabbricato dove sistemare i 650 del Divini: “Ho ribadito la necessità di realizzare il prefabbricato per riunire le classi e i laboratori entro pochissimi mesi. Abbiamo fornito tutte le cifre: studenti, professori personale e aule. Ora spetta al ministero fare il progetto. Abbiamo anche ragionato sulla possibile localizzazione, condivisa con l’amministrazione comunale, dell’area nelle vicinanze dell’ospedale. Dobbiamo ora provvedere ai sondaggi geologici e poi eventualmente procedere alle urbanizzazioni e al collegamento dei servizi”.
Solo una delle situazioni precarie dell’edilizia scolastica: “Ho fatto un quadro generale dei 48 edifici che riguardano circa 16 mila studenti. Ci sono soluzioni provvisorie accettabili anche per un periodo breve e in altri casi soluzioni molto precarie (doppi turni, spezzettamento) che vanno cambiate a brevissimo. Ad esempio la situazione del Coreutico di Tolentino (dove le scuole sono ricominciate oggi) ospitato nei locali della conceria del Chienti”. Intanto giovedì 24 anche Camerino le ultime classi degli istituti di competenza provinciale torneranno sui banchi.
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