Caldarola ”ha il 65% delle case inagibili, così come il Municipio, tutte le chiese del centro storico, il teatro, ma l’emergenza si chiama anche viabilità. Il sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti lancia un appello: “Dobbiamo riaprire, anche a senso unico, la provinciale 16 che attraversa il centro storico, mettendo in sicurezza o abbattendo i palazzi pericolanti. Ma serve anche una bretella laterale di scorrimento, altrimenti sarà inutile riportare la gente a vivere qui nei prossimi mesi. Lo chiedo all’Anas, alla Regione, al ministero delle Infrastrutture perché il paese possa riacquistare un minimo di transitabilità”. La bretella era già indicata nel Piano regolatore generale: ”Parliamo di un tracciato lungo un chilometro, dai costi contenuti. Sarebbe già un passo avanti, ma da sola non basterà a superare l’isolamento. ‘Oggi ci sono percorsi auto di 100 metri che si allungano fino a 5 km per raggiungere la meta desiderata”.
Per riaprire la provinciale si deve valutare se abbattere alcuni edifici, puntellarne altri, costruire una sorta di tunnel e poi forse studiare un senso unico alternato disciplinato dal semaforo. Nel frattempo continuano ad arrivare gli attestati di affetto e le donazione. Da Corato in provincia di Bari commercianti e cittadini hanno fatto arrivare a Caldarola moltissimo materiale tra vestiario e beni di prima necessità, mentre da Terni Marco Angelini ha portato materiale scolastico raccolto dagli insegnanti della scuola Anita Garibaldi. Il tutto sarà condiviso con gli altri comuni colpiti dal terremoto per far si che nessuno rimanga sprovvisto di tali beni. La settimana che si sta aprendo è tra le più importanti sul fronte decisionale, sarà quella che vedrà l’ultimazione dei moduli scolastici e delle aule all’interno della ex fabbrica “Millecolori” mentre giovedì è previsto l’incontro con l’Architetto anconetano Giovanni Marinelli per il progetto più dettagliato di Caldarola 2. Il grande lavoro sarà riportare tutti a casa, a Caldarola, in primis le famiglie i cui bambini devono riprendere la scuola.Si viaggia su due fronti, la compilazione delle schede Fast per far riabitare le case agibili, e la ricerca di un alloggio più vicino per chi la casa per il momento non potrà occuparla. A tal proposito il Sindaco raccomanda a tutti coloro che lasciano gli alberghi perché hanno trovato un’altra sistemazione di comunicarlo al Coc, per poter mantenere i contatti.
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