L’incontro con le associazioni di categorie e le parti sociali
Sono aumentate a 970 le attività produttive dichiarate inagibili dopo il terremoto del 30 ottobre. Solo nel Maceratese sono 883, nel Fermano 24, 59 nell’Ascolano e 4 nell’Anconetano. Le stalle inagibili sono 195, 153 nella provincia di Macerata. Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ieri ha incontrato le associazioni di categoria e le parti sociali per parlare della situazione che è radicalmente cambiata rispetto alle settimane successive al terremoto del 24 agosto. «Si è ampliato il perimetro delle aree colpite – ha detto Ceriscioli – sono cambiati i temi quindi bisogna mettere in gioco modelli e strumenti adeguati. Il nuovo decreto, in uscita in questi giorni, stabilisce e rafforza i criteri di emergenza per l’avvio delle ricostruzioni». Il governatore ha definito le piccole attività commerciali «il cuore di questa fase. Con il nuovo decreto si allargherà la possibilità di assistenza alle imprese e per i lavoratori. Come Regione intendiamo integrare nelle agevolazioni quelle imprese che si troveranno fuori dal cratere, per offrire a tutti gli stessi strumenti. Anche rispetto alle situazioni minori intendiamo fornire risposte significative, utilizzando le donazioni».
Un container a Muccia che ospiterà un negozio inagibile
Fatto il punto anche su uno degli strumenti a disposizione delle aziende colpite dal sisma, la cassa integrazione in deroga per i lavoratori, ancora poco utilizzato (con circa 20 richieste pervenute) ma che invece può essere utile in questo momento di crisi. Sempre per le piccole attività che hanno i locali inagibili «gli uffici regionali – ha detto Ceriscioli – stanno partendo insieme ai sindaci con una ricognizione per valutare il posizionamento di container nei borghi colpiti di sisma. In questi casi il meccanismo del lucro cessante potrà essere molto utile. Invece per chi non ha possibilità di riprendere la propria attività in loco potremmo prevedere meccanismi analoghi alla cassa integrazione in deroga». Sul fronte degli alberghi che stanno ospitando 7.602 persone (a fronte di 24.978 sfollati di cui 11.942 dormono in palestre, capannoni e palazzetti e 5.359 in autonoma sistemazione), la Regione «ha evaso tutte le fatture complete – ha concluso Ceriscioli – . Per velocizzare ulteriormente i pagamenti, sarà inviato un vademecum che consentirà di produrre il documento corretto, completo di tutte le autocertificazioni richieste».
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Tante belle parole ma all’atto pratico ? Le aziende che sono di nuovo a lavoro sono tutte private ecco perché sono di nuovo al lavoro