Danni al sole della facciata di San Nicola
Tolentino, sfollati al campo Sticchi
A Tolentino, dopo i primi controlli nelle abitazioni, restano fuori casa 2.860 persone, di cui 1.193 con casa agibile con provvedimenti mentre sono 1.667 i tolentinati con la casa inagibile. Dati che ogni giorno variano e che rischiano di aumentare. Dal 24 agosto infatti sono state presentate 2.674 richieste di sopralluogo di cui 203 per attività commerciali. Case, negozi ma non solo. Anche i simboli della città non sono stati risparmiati dal sisma. Come la basilica di San Nicola dove tutta la parte conventuale è inagibile. Salvi gli affreschi del cappellone, capolavoro trecentesco che ha subito però piccoli distacchi. Lievi danni anche al soffitto ligneo, ai cassettoni della navata centrale della basilica e agli affreschi del chiostro. La situazione dell’abside, già danneggiato dalle precedenti scosse, si è aggravata. Distacchi e vetri rotti anche nella cappella del “Santissimo”. Molto danneggiati anche tutti i locali del museo del santuario dove non si registrano però particolari problemi al patrimonio artistico conservato.
L’ex voto del 1703
Salvo l’ex-voto donato dai tolentinati dopo il terremoto del 1703. Nel museo della ceramiche si sono rotti due pezzi conservati in una vetrinetta e si è danneggiato il diorama della vita di San Nicola. La comunità agostiniana, con il dormitorio inagibile, vive adesso all’interno di alcuni locali in via Bezzi. Nello spazio all’aperto vengono anche celebrate le messe. Ma la basilica non è l’unica vittima del sisma. Problemi anche al Miumor di palazzo Sangallo dove i danni maggiori sono al primo piano, sede della vecchia biblioteca. A palazzo Parisani Bezzi problemi diffusi su tutto l’edifico, specie nei locali che ospitano i parapetti del teatro Vaccaj opera del Lucatelli. Integre a parte qualche piccola crepa la Sala Gialla dove è stata firmata la Pace di Tolentino e la Sala Rossa dove ha dormito Napoleone. I “succhi d’erba” recentemente restaurati dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze non hanno subito danni se non in una piccola porzione che è stata bagnata dall’acqua filtrata a causa della rottura di un tubo. Crepe e danni strutturali nelle zone destinate alla servitù ed al secondo piano. Al castello della Rancia i merli, già danneggiati dalla scossa del 24 agosto, vanno messi in sicurezza. Per il resto l’antico maniero ha resistito al terremoto.
SOLIDARIETA’ – Sul fronte degli aiuti la squadra di calcio a 5 di Atletico Chiaravalle ha donato 500 euro oltre a viveri, abiti, coperte e pannolini. Il comune di Cavriglia e la fondazione Misericordia di San Giovanni hanno consegnato con cinque furgoni vestiti nuovi, viveri, coperte, lenzuola e stufe.
Stamattina i commercianti di Tolentino hanno aderito numerosi all’iniziativa di Confartigianato nata per spiegare quali finanziamenti sono disponibili per le attività in difficoltà. Tra i problemi maggiori però c’è quello del mancato rimborso degli incassi persi a causa dello spopolamento della città (leggi l’articolo).
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Mammmmmma mia disastro
Noooooo
Tolentino è messa proprio male.