di Claudio Ricci
Sopralluoghi alle scuole a Macerata: passano il test anche gli ultimi istituti. Non ci sarebbe ancora l’ufficialità delle schede Aedes – arrivate in Comune solo in tarda serata – ma le scuole annesse al Convitto nazionale, la primaria e la scuola d’infanzia di rione Vergini, la scuola d’infanzia di Sforzacosta, le scuole primaria e d’infanzia di Villa Potenza non presenterebbero problemi in seguito alle scosse del 30 ottobre. Ancora attesa invece la soluzione per i 650 studenti della Dante Alighieri dichiarata inagibile. L’amministrazione sta lavorando per evitare i doppi turni pomeridiani. Con tutta probabilità la decisione verrà comunicata domani quando dovrebbe arrivare una risposta della Provincia su uno degli istituti superiori individuato come idoneo per ospitare gli studenti.
“Chiediamo al sindaco di prendere decisioni rapide – dice Ugo Barbi della Snals – affinché i nostri ragazzi possano svolgere le attività antimeridiane e non pomeridiane come parrebbe, creando ancora più disagi alle famiglie. Una soluzione potrebbe essere richiedere con urgenza moduli abitativi o utilizzare strutture presenti non del tutto occupate come il seminario in via Cincinelli”. Anche alcuni genitori della primaria del Convitto nazionale, oggi trasferita al Pannaggi, hanno invocato soluzioni rapide da parte dell’amministrazione: “Dalle recenti notizie, per noi preoccupanti, abbiamo appreso che l’amministrazione sta vagliando l’ipotesi di traferire le cinque classi alla scuola Fermi – scrive una delegazione di genitori della primaria -. Questa ulteriore soluzione ci ha profondamente amareggiati e indignati, perché a nostro avviso sta avvenendo nei confronti dei nostri figli un’azione deplorevole e discutibile, in quanto i bambini, oltre ad aver subito il forte trauma del terremoto, si trovano ad essere sballottati da una scuola ad un’altra e ad un’altra ancora. Riteniamo che sia necessario trovare una soluzione più consona agli alunni della Dante Alighieri, permettendo così ai nostri figli di iniziare finalmente in sede l’anno scolastico 2016-2017”.
Intanto suscita preoccupazione anche la situazione dei convittori e dell’Istituto agrario Garibaldi. Gli interventi alle camerate indicati dalla Protezione civile dopo il sopralluogo di venerdì dovrebbero concludersi entro il 19 ma fino ad allora la situazione gli studenti non hanno spazi in cui pernottare. Tra loro (l’urgenza riguarda 16-18 ragazzi) c’è chi, provenendo dall’entroterra, ha casa inagibile dopo il sisma. “Stiamo cercando una sistemazione ma non è facile trovare una struttura anche a costi accettabili dentro Macerata – spiega la dirigente Antonella Angerilli – Ci stiamo muovendo a tutto campo ed entro fine settimana contiamo di arrivare ad una una soluzione”.
Macerata, anticipo sul programma: diverse scuole riapriranno giovedì
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Porca zozza
Come mai in questo articolo di cronache maceratesi nono si parla della Mestica? Quando riaprirà? Ieri il Sindaco nei suoi messaggi telefonici aveva detto che oggi avrebbe comunicato la data di riapertura della Mestica, ma così non è stato.
il convitto dell’agrario era stato interamente ristrutturato quest’estate…..
Si ma anche all interno dell altro padiglione non é che sia messo benino….. Mia figlia va a scuola li…. E ci sono classi in cui non fanno piú lezione dopo il terremoto…..
La Protezione Civile specifica che entrambe le tipologie di sopralluogo per verificare l’agibilità degli edifici (speditiva o con scheda AEDES) NON costituiscono certificazione di agibilità, né rappresentano una verifica di sicurezza, secondo quanto stabilito dalle Norme tecniche per le costruzioni (NTC2008)
.
“Il giudizio di ‘edificio agibile’ significa”, puntualizzano le Istruzione della Protezione Civile, “che a seguito di una scossa successiva, di intensitòà locale NON superiore alle precedenti, è RAGIONEVOLE SUPPORRE che NON ne derivi un incremento significativo del livello di danneggiamento generale”
http://www.ediltecnico.it/6903/protezione-civile-le-istruzioni-operative-di-valutazione-di-agibilita/
.
.
In linea generale credo che soltanto uno sciocco (o un farabutto o un malfattore) possa, in una situazione in continua evoluzione tellurica come questa, semplicemente accontentarsi di una “ragionevole supposizione”, senza (avendone il potere) fare meglio e di più per l’incolumità generale…
.
Se non erro, subito dopo i devastanti avvenimenti di Amatrice, da più parti (giornali, TV, web) ci si disse che, tra Marche ed Umbria, i vari plessi scolastici erano complessivamente agibili, omettendo però di fare un elenco di quanti fossero anche realmente antisismici…
.
Credo sia conseguente che, se il plesso scolastico è “vecchiotto” (anni 50 o anni 60), difffffffffficilmeeeeeeeeeenteeeeeeee potrà mai essere antisismico.
.
Pertanto tutti gli eventuali interventi, fatti in fretta e furia (e sotto la spada di Damocle degli avvenimenti delle ultime settimane), dovrebbero essere considerati più “pezze” che interventi risolutivi.
.
Tra l’altro è stato anche mostrato (TV, giornali e web) anche casi di scuole “recenti” (e qindi costruite con criteri che -avrebbero dovuto essere- antisismici) che sono venute giù come castelli di carta: pareti crollate, tetti che si sono afflosciati come un budino venuto male, cedimenti, ecc. ecc.
.
Quindi orami i più dovrebbero aver capito che “agibilità” NON fa rima con sicurezza, nonostante i pezzi di carta (e l’inevitabile scarico di responsabilità che accadrà dovesse succedere qualche danno).
.
.
Credo che (in un discorso riguardante l’Italia intera) dovrebbe essere doveroso e chiaro -a tutti- che chi è predisposto alla pubblica incolumità e decide di intraprendere la strada più corta (e più facile) sia poi (in caso di danni alle cose, ma soprattutto alle persone) chiamato a risponderne in sede civile, giudiziaria, patrimoniale e personale e che, eventuali, “fogli di carta” NON gli possano fornire protezione alcuna.