La mappa stilata dall’Ingv sulla sequenza sismica iniziata il 24 agosto
Sono passati 40 secondi dallo scoccare delle 7,40 di domenica scorsa quando l’Appennino viene buttato giù dal letto da una delle scosse più devastanti della sua storia recente. Con una magnitudo di 6.5 gradi, l’epicentro del sisma, vicino Norcia, mette in ginocchio interi comuni della provincia. Vengono colpite duramente anche città che tutto sommato erano scampate dalla doppia scossa del 26 ottobre con danni contenuti, come San Severino. Da quella domenica fino alle 11 di oggi, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) registra circa 3300 eventi sismici con epicentro localizzato nel centro Italia. Di queste, 2500 sono di magnitudo superiore a 2. Quelle che si sono sentite in gran parte della provincia, ovvero di magnitudo di almeno 3 gradi, sono ben 316. Le più forti, oltre i 4 gradi, sono 20. La sequenza sismica, iniziata dalle 3,36 del 24 agosto con la scossa di magnitudo 6.0 che ha devastato i comuni di Amatrice, Accumuli e Arquata del Tronto, è ancora in piena attività con un numero complessivo di scosse pari a circa 23.300.
(Leo. Gi.)
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Daje jo…
Mamma miaaaa
Num gni si fa più!
Do va,te la finirai tutta l’energia accumulata!! Dopo 4 scosse bomba micidiali sarebbe proprio ora che ci lasciassi in pace
Bastaaaaa…
Dobbiamo conviverci!