Il programma per monitorare lo stato degli edifici nel comune di Pollenza
Il sindaco Luigi Monti si confronta con alcuni uomini dell’arma dei carabinieri
di Marco Ribechi
Pollenza non si piange addosso ma riparte da google. Gli ingegneri dell’ufficio tecnico hanno elaborato un sistema di monitoraggio degli edifici cittadini basato sulla tecnologia di Google maps. Una mappatura del territorio dove ogni casa inagibile è marcata con un puntino rosso, cliccando si possono sapere tutti i dati identificativi dello stabile, il nome del proprietario e lo stato di avanzamento delle documentazioni. A mostrarla è il sindaco Luigi Monti. «Devo ringraziare i miei tecnici perchè fanno un lavoro straordinario – dice il primo cittadino – Il nostro Comune, pur trovandosi solo a sette chilometri da Tolentino, non ha subito gravi danneggiamenti. O meglio siamo stati danneggiati ma ci rendiamo conto che ci sono situazioni molto più gravi e urgenti, per questo Pollenza ha deciso di rimboccarsi le maniche. Siamo vicini a chi è stato colpito duramente e non vogliamo pesare sull’emergenza, non pretendo risorse oltre il necessario».
Una delle chiese della città
Il segreto del Comune parte dalla prevenzione. «Negli anni passati posso dire che abbiamo lavorato bene – continua Monti – per prima cosa abbiamo un ottimo rapporto con la protezione civile, avevamo già assegnato degli ampi locali a Macerata Soccorso che ha potuto agire durante il sisma nelle condizioni ottimali, li ringrazio. Inoltre abbiamo investito soldi nell’edilizia scolastica e infatti le scuole hanno retto il colpo. In ogni caso faremo visite approfondite perché non darò mai l’autorizzazione di mettere dei bambini in scuole non sicure. Voglio anche limitare le crisi di panico degli insegnanti». Nonostante le precauzioni ci sono varie famiglie che sono state evacuate. «Sono circa 80 le case inagibili per un totale di 200 persone – continua il sindaco – Stiamo facendo le verifiche e tra qualche giorno potremo quantificare il danno. Certo è che se avevamo retto al sisma di agosto l’ultimo ci ha messo a terra. Gli edifici resistono ma in centro sono caduti dei cornicioni, i comignoli, alcuni muri si sono spanciati. Per questo sono ancora più felice di vedere tutte le forze collaborare in ottima sinergia. Da questo punto di vista eravamo preparati e abbiamo un ottimo coordinamento che ci permette di muoverci rapidamente».
Delvisio Damiani a lavoro nella Nuova Marmi
Colpita la caserma dei carabinieri ormai inagibile. Sono già in arrivo dei container per creare un nucleo operativo vicino al Parco Hotel. La zona più danneggiata del territorio comunale è stata quella di Rambona dove varie case sono state sgombrate. Colpita la palazzina della Nuovi Marmi. «Al piano di sopra del capannone vivevano quattro famiglie – spiega il titolare Delvisio Damiani – per fortuna il secondo capannone è agibile e quindi possiamo continuare il lavoro. Per ora ci siamo sistemati negli scantinati dove siamo al sicuro, sopra le nostre teste c’è un controsolaio che può reggere migliaia di chili visto che utilizziamo materiali pesanti, però siamo in difficoltà».
Crolli all’abbazia di Rambona
Le chiese di Pollenza sono quasi tutte chiuse. La Collegiata deve essere controllata, la chiesa della clarisse non è molto danneggiata, La chiesa della Croce invece ha perso una parte del campanile. Gravemente colpita anche l’abbazia di Rambona, vero gioiello della provincia sempre più diretta verso il declino (leggi l’articolo). Già seriamente danneggiata il 24 agosto (leggi l’articolo) ha subito un crollo della parte sovrastante l’aula carolingia. L’accesso è off limits ma chi è entrato ha raccontato che gli affreschi sono messi molto male. «Ci sono oltre 700mila euro fermi dal terremoto del 1997 – dice il sindaco – è un vero peccato vederla sbriciolarsi». Per accogliere i cittadini che non se la sentono di dormire in casa sono stati attrezzati anche i due punti per la sosta dei camper. «Siamo in grado di mantenere la situazione sotto controllo – conclude il sindaco Monti – naturalmente speriamo che le scosse finiscano presto e che lo scenario non si aggravi. L’orgoglio pollentino è forte e la nostra comunità sta lavorando bene per limitare i disagi e le paure».
La caserma dei carabinieri è inagibile
Lo stabile non agibile della Nuovi Marmi. Sopra il capannone gli appartamenti di quattro famiglie
L’abbazia di Rambona è chiusa
Alcune pietre cadute dal tetto
Una casa inagibile nella zona di Rambona
La chiesa della Croce ha perso una parte del campanile
Il dettaglio del campanile
Un’altra chiesa in cui sono necessarie delle verifiche
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