Il Coc a Palazzo Sforza
Il Comune di Civitanova aprirà un punto di prima accoglienza sanitaria per gli sfollati arrivati sulla costa. Ancora da individuare l’area dove sarà allestito e dove convergeranno medici di base, psicologi, pediatri, infermieri e ogni altro operatore utile ai fini sanitari. Richiesti biancheria intima e calzature per la popolazione del sisma. Intano si fa un bilancio sugli arrivi, ancora limitati per la cittadina costiera. Questa mattina a Palazzo Sforza è stata fatta una riunione per fare un punto sull’emergenza terremoto. Il problema più urgente è la gestione della situazione socio sanitaria degli sfollati. I nuclei più numerosi sono stati ospitati all’hotel Cosmopolitan. “D’accordo con l’Ambito territoriale XIV, l’Asur ed i medici del nostro territorio abbiamo concordato l’allestimento di un punto di prima accoglienza sanitaria, che verrà aperto in un luogo da valutare nelle prossime ore, che sarà scelto in base alla più facile fruibilità per i terremotati – fa sapere il sindaco Tommaso Claudio Corvatta – Oltre ai medici di base e pediatri saranno coinvolti anche assistenti sociali, psicologi, infermieri ed eventuali altri operatori specialistici. E’ importante costituire una rete tra operatori del settore che consenta di affrontare al meglio l’ospitalità degli sfollati, tenendo conto del probabile arrivo massiccio nei prossimi giorni di persone dall’entroterra. A queste persone dobbiamo essere in grado di fornire un’assistenza qualificata ed efficiente”. Per fornire disponibilità di locali per l’accoglienza degli sfollati va chiamato il numero comunale 0733-822213. Della raccolta di materiali e beni di prima necessità a beneficio delle popolazioni terremotate si sta occupando invece la Caritas di Civitanova. In questa fase si riscontra principalmente la necessità di indumenti intimi e calzature.
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Ci sono edifici completamente sfitti a Civitanova. Non è pensabile di far mandare gli sfollati fino in Abruzzo quando abbiamo disponibilità di centinaia di case nelle città costiere. Bisogna provvedere quanto prima a trovare un accordo con i proprietari o in subordine a requisire questi alloggi per gestire l’emergenza degli sfollati. La vicinanza ai loro territori è prioritario per queste persone! Forza sindaci ed amministratori è giunto il momento di trovare delle soluzioni decorose per quelli che hanno perso tutto e garantire loro un minimo di serentità!
Che gli imprenditori si mettessero le mani sulla coscienza….qui non abbiamo scarpe?