Alcuni danni del terremoto a Sefro
Il vicesindaco di Sefro Corrado Carminelli
di Monia Orazi
«Il sisma è stato di una forza apocalittica, tre volte più forte e sconvolgente rispetto a quello del 1997». Non smette di squillare il telefono del vicesindaco di Sefro Corrado Carminelli, che anche se rimasto sfollato a causa delle gravi lesioni riportate dalla sua casa, è dal mattino alla sera in comune, insieme al sindaco Giancarlo Temperilli e agli altri amministratori a cercare di dare risposte all’emergenza nella quale si trova il piccolo paesino di quattrocento abitanti. «Già poco dopo le 19 del 26 ottobre eravamo in comune ed abbiamo aperto il Coc – racconta il vicesindaco, la scossa delle 21 ci ha sorpreso lì dentro, insieme al sindaco Temperilli, siamo andati casa casa a far uscire fuori gli anziani».
Il centro di accoglienza al bocciodromo
E’ stato subito allestito il centro di accoglienza nel bocciodromo comunale ed alcune tende nelle frazioni, per accogliere chi ha la casa lesionata e chi voleva passare la notte fuori casa per la paura. Diverse le zone rosse completamente transennate, dove non si può accedere per via dei palazzi a rischio crollo. Duramente colpite la parte del castello nel centro storico, le frazioni di Agolla, Sorti località Colle e Butino di Sorti, dove ci sono le zone rosse. Ad Agolla gravemente lesionata la chiesa di San Michele Arcangelo, diversi crolli nelle case, a Butino la situazione è aggravata da un vecchio dissesto idrogeologico. Quasi metà degli abitanti sono sfollati, sinora sono oltre duecento le segnalazioni. Il comune con un grande sforzo organizzativo sta fornendo anche i pasti a chi non ha più una casa. «Chiediamo l’aiuto di tutti, abbiamo bisogno di tutto, ci manca persino il personale per i sopralluogh»”, conclude il vicesindaco.
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