“Sordo dopo il vaccino per gli orecchioni,
lo Stato lo risarcirà”
Primo riconoscimento a Macerata

E' l'unico in Italia, grazie ad una sentenza passata in giudicato e che ha stabilito un indennizzo alle vittime di vaccini nel caso in cui il medicinale non è servito a renderle immune dalla malattia. L'avvocato: "Un caso che costituirà un precedente giuridico - spiega Marcello Stanca - perché così si estende la platea dei danneggiati". Colpito un bambino quando aveva 6 anni. La mamma: "Dall'Asur solo porte chiuse"

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Maria Rita Giaconi (da sinistra) con l’avvocato Marcello Stanca e Anna Menghi

 

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Maria Rita Giaconi

 

di Marina Verdenelli

Diventa sordo perché il vaccino non ha funzionato e lo Stato dovrà ora risarcirlo. È il primo caso d’Italia, la vittima è un maceratese, con una sentenza passata in giudicato e che vedrà riconosciuto per la prima volta anche un indennizzo alle vittime di vaccini nel caso in cui il medicinale non è servito a renderle immune dalla malattia. Ad oggi infatti il risarcimento era dovuto solo ai danneggiati dal vaccino fatto, come conseguenza diretta al farmaco, e non a chi i danni li aveva avuti dopo, prendendo il virus da cui il vaccino doveva preservarli. «Un caso che costituirà un precedente giuridico – spiega l’avvocato Marcello Stanca, che ha seguito la pratica della famiglia maceratese – perché così si estende la platea dei danneggiati. Il giudice del tribunale di Macerata Germana Russo ha riconosciuto una interpretazione della legge 210, quella relativa ai danneggiati da vaccino, che io come legale avevo chiesto. Questo costituisce un principio di diritto che è nato a Macerata e potrà aprire le strade ad altri casi».

A rivolgersi all’avvocato Stanca, originario di Firenze e presidente dell’Amev, l’associazione per malati emotrasfusi e vaccinati, è stata Anna Rita Giaconi, di Macerata, a tutela del figlio che oggi ha 24 anni e lavora all’estero. La sua storia è stata raccontata oggi, nella sede dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili dove erano presenti anche la presidente dell’Anmic Anna Menghi e il gruppo “Genitori per la vita”. «Quando aveva 3 anni – racconta Giaconi – mio figli ha fatto la trivalente (1993), il vaccino per la parotite (gli orecchioni, ndr), il morbillo e la rosolia. A sei anni ha preso la parotite ed è diventato sordo all’orecchio destro. Un danno permanente e irreversibile. Mi sono accorta perché quando lo chiamavo non mi rispondeva. Poi sono seguiti gli accertamenti medici. Dopo questo fatto mi sono rivolta all’Asur, era il 2006. Volevo sapere quanti bambini a seguito di quel vaccino, che poi venne anche ritirato, avevano avuto lo stesso problema del mio. Ho trovato solo porte chiuse. Credo non sia giusto trattare un genitore così. Sono i nostri bambini, bisogna fare informazione. Io sono stata lasciata da sola e da sola sono arrivata fino a questa sentenza». I familiari del bambino, oggi ragazzo, si erano attivati per ottenere un risarcimento come danno da vaccinazione, nel 2006, ma l’Asur aveva respinto la richiesta. Così si sono rivolti all’avvocato Stanca. Facendo una prima stima il risarcimento per la perdita dell’udito del figlio dovrebbe essere di almeno 270mila euro. Alla sentenza, del 14 aprile scorso, si è arrivati dopo aver aperto una finestra all’indennizzo mensile che sostituisce l’impossibile strada del risarcimento previsto invece dal codice civile. Il ministero della Sanità era ricorso in Appello, ad Ancona, ma il secondo grado di giudizio ha confermato, il 10 agosto scorso, quando stabilito dal giudice di Macerata. «E’ chiaro che ci aspettiamo un ricorso anche in Cassazione – continua Stanca – ma ad oggi c’è una sentenza definitiva. Come si procederà? Entriamo in un campo ignoro. Se ne dovrà interessare il Parlamento, andrà discussa nella finanziaria che dovrà prevedere un fondo anche per questi casi». Stanca sta seguendo altri 5 casi nel Maceratese, simili al figlio di Rita Giaconi, e il 29 ottobre sarà a Roma per una manifestazione nazionale indetta dalle vittime dei vaccini. Chiederà un incontro con il presidente della Repubblica che recentemente si è espresso pubblicamente sull’argomento. «Sergio Mattarella – dice Stanca – che in qualità di presidente dovrebbe essere super parte, si è schierato e ha definito “Sconsiderato chi critica i vaccini”. Noi vorremmo solo essere informati e informare. Non siamo dei serial killer. Chiederemo un incontro con lui».

 



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