Gli studenti traslocano nella nuova sede del dormitorio a Corneto
Stefania Monteverde, Annamaria Marcantonelli e Ferdinando Romagnoli
di Federica Nardi
(foto di Andrea Petinari)
Stanze tirate a lucido, mobili nuovi, nome e cognome su ogni stanza e una grande sala comune. Ecco la nuova casa dei 48 studenti che erano rimasti senza dormitorio dopo che il sisma del 24 agosto aveva lesionato il Convitto di Macerata (leggi l’articolo). È l’ex studentato Ersu, di proprietà dell’Inail. Si trova nel cuore del quartiere Corneto, in via Piani, e fa contenti tutti. A partire dalla direttrice del Convitto Annamaria Marcantonelli che finalmente tira un sospiro di sollievo vedendo tutti gli studenti «contenti di questa sistemazione – dice – ora stanno portando le loro cose e da domenica dormiranno qui». Su chi aiuterà il Convitto a pagare l’affitto della struttura resta un dubbio. Comune o Provincia? «Ce ne occuperemo dopo – dice la direttrice – ora la priorità era il post emergenza, l’allaccio delle utenze e l’avvio definitivo».
Romano Carancini
Risolto anche il problema navette per gli studenti con un pullmino offerto dal Convitto che ogni giorno porterà i ragazzi e le ragazze negli istituti di Macerata e provincia (molti studiano al liceo di Tolentino). Presenti all’inaugurazione di questa sera anche il sindaco Romano Carancini e il vicesindaco Stefania Monteverde, di ritorno da Zagabria dove hanno assistito al riallestimento della Butterfly di Pier Luigi Pizzi (leggi l’articolo). «Abbiamo accompagnato il Convitto in questo percorso – ha detto il sindaco – Questa è una struttura bellissima sotto ogni punto di vista». «E anche sicura», aggiunge Monteverde. Sorride Alessandro Gentilucci, presidente del Comitato Corneto che da mesi si è battuto per scongiurare l’apertura di un centro profughi nell’ex studentato. «Finalmente – dice – l’utenza è appropriata».
Alessandro Gentilucci
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati