Sisma, il commissario Vasco Errani presenta i punti che faranno parte dell’ordine del giorno che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri la prossima settimana e dal quale sarà partorito l’atteso decreto. Errani, commissario straordinario per la ricostruzione post sisma, è stato ascoltato ieri alla commissione Ambiente e Territorio della Camera. Una ventina i punti che dovrebbero essere la traccia per la ricostruzione e che faranno parte del decreto, atteso per la prossima settimana: a partire dallo stanziamento dei soldi necessari, che al momento sono stimati in 4 miliardi di euro e a breve sarà chiesto all’Unione Europea, in via ufficiale, l’attivazione del Fondo emergenza. «Obiettivo strategico – ha detto Errani – è ricostruire evitando lo spopolamento» nel rispetto dell’identità urbanistica, sociale, economica dei comuni colpiti dal sisma. I danni saranno risarciti al 100 per cento sia ai privati, che a imprese ed enti. Per le prime case i danni saranno risarciti al 100 percento anche “fuori cratere”. Per quanto riguarda le seconde case dei comuni “fuori cratere” il risarcimento sarà del 50 per cento. Per quanto riguarda il “cratere”, verrà ridefinito in base «a criteri oggettivi quali l’intensità sismica ed i parametri per le aree interne».
Il miglioramento sismico, negli interventi da fare, dovrà andare dal 60 all’80 percento in modo da garantire che gli edifici resistano a scosse di magnitudo 6. Per gli edifici pubblici sarà invece assicurato, ha detto Errani, il pieno adeguamento sismico: 100%. Altro obiettivo è quello di ricostruire nella trasparenza e legalità: le imprese che effettueranno lavori e forniture per i quali sono previsti risarcimenti dovranno essere iscritte in una white list, anche quelle subappaltatrici. L’Anac (Associazione nazionale anticorruzione) supporterà le stazioni appaltanti che saranno le 4 Regione e il ministero dei Beni culturali e del Turismo. Per quanto riguarda il risarcimento dei danni: sarà utilizzato il meccanismo, ha spiegato Errani, del credito di imposta tra stazione appaltante e banca. Potranno usufruirne tutti, anche chi non ha redditi o non ne ha tali da far denuncia. Niente mutui per cittadini o imprese che invece, una volta riconosciuto il contributo, potranno andare direttamente in banca e questa aprirà un conto con il denaro concesso da cui attingere per svolgere i lavori. In seguito la banca regolerà il suo credito con lo Stato. Tra le altre cose, nella Legge di stabilità sarà previsto un ecobonus del 75% per interventi antisismici.
Per il sostegno alle imprese agricole, artigianali commerciali o dei servizi l’ipotesi è una formula tipo il prestito d’onore: un finanziamento a lungo termine a tasso zero con 3-5 anni di preammortamento. La governance, per la ricostruzione avrà come vertice Errani aiutato da un comitato scientifico. Ci saranno 4 vice commissari (i presidenti di Regione), un comitato istituzionale di cui faranno parte sindaci e presidente delle province (Aree vaste), una conferenza permanente sul modello della conferenza dei servizi. E’ prevista la costituzione di uffici comuni, con personale di Regione e Comuni, per aiutare gli enti nella ricostruzione. «Siamo perfettamente in linea con il commissario Errani – commenta l’onorevole Piergiorgio Carrescia (Pd), componente della commissione Ambiente e Territorio –. Molti dei punti sono quelli che avevamo indicato nella mozione approvata alla Camera la scorsa settimana. Significativo l’impegno al risarcimento di tutti i danni subiti, l’ampiamento del cratere su criteri oggettivi, la trasparenza. Un bel pacchetto che dovrà essere prodotto nel decreto».
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