Case di prostituzione dei trans:
due rinvii a giudizio

IN AULA - L'accusa contesta il favoreggiamento o lo sfruttamento della prostituzione. I fatti contestati sono avvenuti sulla costa

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tribunale macerata

 

Case in affitto a trans: due persone rinviate a giudizio con l’accusa di aver sfruttato o comunque favorito la prostituzione. Al centro delle contestazioni ci sono affitti che sarebbero stati fatti pagare ai trans che erano, a detta dell’accusa, troppo alti. Oggi il gup Domenico Potetti, del tribunale di Macerata, ha rinviato a giudizio Walter Eduardo Diaco, tassista di 55 anni, e il 48enne Emanuele Carosi, di Ancona. L’accusa, sostenuta dal pm Enrico Riccioni, parla di appartamenti che sarebbero stati affittati a tre trans che in quelle case si sarebbero prostituiti. I fatti sarebbero avvenuti sulla costa, nel 2013. Tra Civitanova e Porto Recanati. Sui fatti gli imputati respingono le accuse, sono difesi dagli avvocati Luisa Di Ruscio e Marco Bigoni. Il processo, che si aprirà al tribunale di Macerata, dovrà chiarire se gli imputati avessero o meno sfruttato la prostituzione delle persone cui avevano dato in affitto le case.



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