Il lavoro targato Officine Cecchetti

CIVITANOVA - La cerimonia per la nuova targa commemorativa apposta sul monumento ai caduti della storica fabbrica. Le testimonianze degli ultimi cecchettari. (FOTO/VIDEO)

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di Laura Boccanera

(foto e video Federico De Marco)

C’è chi ancora si commuove quando sente parlare della “sirena di Cecchetti”, così pure come chi raccontando il proprio lavoro e la dedizione che metteva nella propria opera quotidiana mostra tutto l’orgoglio di essere un “cecchettaro”. Sono loro l’ultimo baluardo di un mondo del lavoro che non c’è più, ma che ancora vive nella memoria della città. Ottantenni che sembrano forgiati con la stessa tempra dei materiali usati per realizzare quei manufatti meccanici che erano il vanto di una fabbrica che durante la guerra occupava fino a 3000 persone. Resta poco o nulla delle storiche Officine Cecchetti, il vecchio tornio restaurato, un busto di Adriano Cecchetti al parco e una stele con i nomi delle caduti sul lavoro. Quasi delle reliquie per gli ultimi cecchettari che questa mattina si sono ritrovati nel parco omonimo per la nuova targa commemorativa apposta sul monumento ai caduti della Cecchetti, realizzata dal Comune a sostituzione di quella vecchia ammalorata. L’assessore all’Urbanistica Gustavo Postacchini si è fatto carico dell’iniziativa, che ha definito doverosa e che ha portato a termine nelle vesti di amministratore della città al suo ultimo mandato e di ex “cecchettaro”.

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Alla cerimonia erano presenti diversi lavoratori in pensione, tra cui Umberto Pancotto e Giovanni Bizzarri e l’assessore al Commercio Francesco Peroni il quale, insieme al sindaco Corvatta, ha devoluto la somma necessaria all’acquisto della piastra in ottone sottraendola all’indennità mensile.  «Sono felice di essere oggi in questo parco – ha detto Peroni –  a ricordare i caduti sul lavoro di un’officina che ha dato lustro alla città e tanto lavoro ai civitanovesi. I ricordi che conservo sono tanti perché entrambi i miei nonni venivano qui a lavorare». Un ringraziamento a nome di tutti i cecchettari presenti è stato espresso da Umberto Pancotto: «Ringrazio l’Amministrazione comunale tutta e in particolare l’assessore Postacchini, perché dopo dieci anni la targa, resa illeggibile dagli agenti atmosferici, è stata finalmente sostituita. Qui il lavoro era duro, alcuni hanno perso la vita, altri combattono malattie gravi, ma è importante non dimenticare». Nella stessa zona a marzo saranno avviati i lavori per il sottopasso carrabile e pedonale che sfocerà in via Venezia. Lo ha ricordato Postacchini che da due anni amministra l’Urbanistica della città. «A maggio darò l’addio alla politica rispettando lo statuto del Pd – ha detto. Oggi porto a termine questo impegno che mi ero preso, e mi metto a lavorare per la demolizione del vecchio ente fiera e per la conclusione dell’iter riguardante la lottizzazione Ceccotti. Ringrazio tutti i dipendenti del  IV Settore, il dirigente Scarpecci e la funzionaria Mogliani per il supporto e il sostegno».

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