Al centro stretta di mano tra Nencini e il sindaco di Castelsantangelo Falcucci. Con loro, primo a destra, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, e, da sinistra, l’ex sindaco di Camerino, Dario Conti e il presidente della Provincia Antonio Pettinari
La visita di Nencini
di Monia Orazi
Riflettori accesi oggi sulle zone più colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto: questa mattina a Visso l’assessore regionale al turismo Moreno Pieroni ha incontrato gli operatori economici per delineare una strategia comune su come far ripartire il settore, gravemente colpito dalle conseguenze del sisma. Nel primo pomeriggio invece è stato in visita a Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso, il viceministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini, accompagnato dal prefetto Roberta Preziotti, dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti, dal presidente della provincia Antonio Pettinari, dall’ex sindaco di Camerino Dario Conti e dai sindaci Mauro Falcucci (Castelsantangelo) e Giuliano Pazzaglini (Visso). Confermato anche da Nencini che entro il prossimo 3 ottobre sarà emanato il tanto atteso decreto sull’emergenza.
Il convegno di Visso
Da parte di sindaci, amministratori ed associazioni di categoria, è giunta unanime la richiesta alla Regione di non lasciare soli gli operatori del settore turistico, gravemente danneggiato da un terremoto nel pieno della stagione estiva, che ha fatto scappare i turisti. Di riflesso ne risentono anche le altre attività commerciali, i piccoli borghi si sono svuotati, serve un aiuto concreto ed immediato. Tra le proposte quella di lasciare l’intero incasso dell’Imu ai Comuni di provenienza, la destinazione di fondi regionali specifici sganciati da quelli della ricostruzione, al sostegno delle attività legate al turismo ed alla promozione. E’ stato evidenziato come in tutte le Marche, dove si sono registrati almeno il 50 per cento dei danni causati dal terremoto, di cui sui giornali e media nazionali quasi non si parla più, sono calate del novanta per cento nelle zone più colpite e di molto nel resto della Regione, le presenze turistiche. Gli operatori hanno chiesto che alla ricostruzione dei beni materiali, si accompagni il recupero dei beni culturali e di quelli immateriali, come il valore aggiunto portato dalle attività economiche esterne, essenziali per la vita nei piccoli borghi. “Il terremoto va inserito nella complessità del territorio, una parola da declinare in tutti i suoi aspetti – ha detto l’arcivescovo di Camerino Francesco Giovanni Brugnaro – recuperandolo in tutti gli aspetti, antropico, culturale, sociale ed economico, l’area vasta è uno strumento, occorre investire di più sui giovani e sul sistema scolastico, in particolare sulla formazione turistica”.
Dal settore turismo della Regione stanno partendo le richieste alle associazioni di categoria per stilare l’elenco dei danni subiti dalle attività ed una lettera ai sindaci per indicazioni sulle attività colpite. “Con il presidente Luca Ceriscioli siamo d’accordo a portare avanti un percorso di valorizzazione turistica delle zone colpite, insieme all’intera regione – ha detto l’assessore regionale al Turismo Moreno Pieroni – vogliamo tenere alta l’attenzione positiva sull’aspetto promozionale turistico. Abbiamo incontrato la Soprintendenza per il recupero dei beni culturali, il ministero potrebbe mettere in mano il pallino alle Regioni”. Ha continuato Pieroni: “Oggi a livello turistico la percezione di questi territori è molto negativa, oggi il livello di attrazione turistica delle Marche, che la scorsa estate era in forte crescita, è al livello più basso degli ultimi anni, interverremo promuovendo la Regione alle fiere di settore, avevamo già predisposto u progetto di promozione turistica con i Gal, sulla valorizzazione delle piste ciclabili. Investiremo tante risorse sui cammini lauretani e francescani, in cui rientrano molti comuni di queste zone. Mi farò portatore delle vostre riflessioni per calibrare meglio gli investimenti regionali nel 2017, sarà creato un tavolo operativo tutti insieme, in cui proporre alla giunta regionale idee e progetti”.
Poche ore dopo, a pochi chilometri di distanza inizia la visita del viceministro Riccardo Nencini, dal cuore di Castelsantangelo ferito dal sisma. Ha affermato al termine della visita il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci: “Nencini ha preso atto della gravità della situazione del territorio, i danni li ha visti di persona. Pur non avendo avuto i morti ed i feriti, siamo stati un territorio dimenticato, lo ha detto anche il prefetto. Sui benefici abbiamo assistito all’inserimento del primo cratere, di comuni che stanno oltre il territorio, noi non ci siamo. Speriamo che il decreto ponga rimedio a questa ingiustificata ed incomprensibile disattenzione, perché non è ammissibile che un’intera provincia venga lasciata fuori”. Nencini: “Che belle queste montagne, non me l’aspettavo. Qui ho trovato gente che si è rimboccata le maniche, entro il 3 ottobre arriverà il decreto, poi avanti tutta con la ricostruzione”. Ha concluso Falcucci: “Ho chiesto solo una cosa, che la strada provinciale Visso-Castelsantangelo-Castelluccio di Norcia passi sotto la competenza Anas, perché diventa un’alternativa alla 209, c’è stato un impegno formale del viceministro”. Il presidente della Provincia Pettinari ha chiesto che non ci siano distinzioni tra prime e seconde case, il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini ha chiesto che si proceda anche all’adeguamento sismico, predisponendo la riduzione del rischio sismico, altrimenti ad ogni terremoto si fa la conta dei danni.
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