La nuova avventura del Convitto:
primo giorno al Pannaggi
“Si è parlato di sisma, fatta un’esercitazione”

MACERATA - In 250 tra bambini e ragazzi sono rientrati in classe questa mattina. Una delle maestre: "Sono stati bravissimi". La preside promette un incontro per risolvere i problemi connessi allo spostamento delle aule. Un genitore: "Ci hanno informato che dovremo pagare 50 euro per l’abbonamento annuale per il trasporto urbano Apm". Visita del sindaco Carancini nella scuola e dai Salesiani. Sulla nuova struttura per i convittori: "Attendiamo il via libera per la firma del contratto d'affitto all'ex studentato"

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La visita del sindaco al Pannaggi

 

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di Sara Santacchi

(Foto di Lucrezia Benfatto)

Un inizio dell’anno in una nuova scuola per gli studenti del Convitto Leopardi di Macerata per i quali questa mattina è suonata la prima campanella. Circa 250 alunni dai 5 ai 13 anni sono tornati sui banchi con qualche giorno di ritardo rispetto agli altri, a causa dell’inagibilità del Convitto per i danni procurati dal terremoto del 24 agosto che ha obbligato al trasferimento nelle aule del istituto Pannaggi. Proprio i racconti di quella notte sono stati l’oggetto del primo giorno di scuola, come confida Paola Perugini, insegnante di materie letterarie e decana del corpo docenti: “I bambini sono stati bravissimi. Per quelli di prima elementare è tutto nuovo, gli altri invece si sono adattati subito. Hanno raccontato come hanno vissuto la notte del 24 agosto e la grande paura. Tra le attività che avevamo programmato oggi c’è stata infatti – continua – anche una prova di evacuazione proprio per mostrare ai ragazzi come devono comportarsi e farli stare tranquilli. Questa è la nostra nuova normalità e dobbiamo viverla come tale”.

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Paola Perugini, insegnante di materie letterarie e decana del corpo docenti

Da lunedì riprenderà anche il servizio mensa che sarà organizzato con un catering in due locali della struttura che sono stati adibiti a zona pranzo. “Ce la stiamo mettendo tutta per ristabilire ogni servizio, speriamo bene – spiega Annarosa Vittori, collaboratrice scolastica – Certo, dopo 15 anni per me trasferirci qui è stato un po’ un trauma perché avevamo un’organizzazione e abbiamo dovuto rivedere tutto. L’emergenza, però, c’è stata quindi ora possiamo solo cercare di fare il meglio creando meno disagi possibili e organizzandoci di nuovo. Continueremo a cucinare al Convitto, perché in questa nuova sede non c’è una cucina, poi con un catering porteremo i pasti ai bambini. Questi due giorni serviranno per preparare tutto. E’ stata una vera corsa il trasferimento”. Sono state giornate intense di lavoro condizionate da un grande tour de force per gli operai dell’amministrazione e i bidelli che hanno ridipinto la struttura all’interno, colorando alcune pareti con murales e disegni così da rendere più ospitale per gli studenti le nuove aule. Qualche criticità è stata manifestata da alcuni genitori: “Purtroppo nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una lettera in cui ci hanno informato che avremmo dovuto pagare 50 euro per l’abbonamento annuale per il trasporto urbano Apm che porterà i ragazzi davanti alla scuola – spiega Adriano Compagnucci, genitore di una studentessa – Abitando a Corridonia, già spendiamo 340 euro di abbonamento extraurbano e, da quanto era emerso quando ci hanno comunicato il trasferimento, non avevamo capito che avremmo dovuto affrontare ulteriori spese”. “Al Convitto ormai eravamo abituati, ci sentivamo come a casa – dice una mamma –. Adesso ci dovremo riabituare qui. Spero solo che riescano a sistemare presto il Convitto anche se ci vorrà del tempo, purtroppo”.

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Anna Maria Marcantonelli, dirigente scolastico del Convitto

Sulle questioni e i problemi sollevati dai genitori promette di discutere per cercare una soluzione Anna Maria Marcantonelli, dirigente scolastico del Convitto: “A breve organizzeremo una riunione con i genitori per ascoltare le diverse problematiche e, nel possibile, cercare di risolverle. Il costo aggiuntivo è dovuto al trasporto urbano che annualmente costerebbe 210 euro, ma grazie a contributi della Regione i genitori potranno godere di uno sconto e affrontare una spesa inferiore – spiega –. L’importante era riprendere le lezioni. I ragazzi hanno apprezzato la logistica, le aule sono state abbellite e in questi giorni tutti hanno dato una mano per fare in modo di poter iniziare. Non nascondo che sia stato un grande impegno il trasferimento dal Convitto a qui – continua – ma c’è stato un lavoro enorme da parte di tutti per poter iniziare oggi e i bambini hanno reagito con grande serenità che è l’importante”.

convitto macerata sede pannaggi studenti scuola_Foto LBIn mattinata il sindaco Romano Carancini e il vice sindaco e assessore alla Scuola Stefania Monteverde hanno portato il loro saluto agli studenti e agli insegnanti al Pannaggi e ai Salesiani, accertandosi in prima persona che tutto andasse per il verso giusto. L’impegno ora è concentrato sull’ultimo passaggio per risolvere la situazione dei 48 convittori che provengono da fuori Macerata e si avvalgono del Convitto nazionale Giacomo Leopardi per studiare nelle scuole superiori maceratesi, in particolare nel liceo coreutico di Tolentino. Il primo cittadino, nei giorni successivi alla dichiarazione di inagibilità della sede del Convitto, ha contattato Anna Maria Pollichieni, direttore regionale dell’Inail, per chiedere la disponibilità a concedere lo stabile di via Piani ad un canone che tenga conto della difficile situazione dei disagi dovuti al sisma, facendo seguire la lettera formale. Nel sopralluogo che è seguito la struttura si è rivelata ottima, curata e accogliente per i convittori. L’Inail si è dichiarata favorevole e si attende solo il via libera da Roma per la firma del contratto d’affitto con la dirigente del Convitto. “Ringrazio la dottoressa Pollichieni per la pronta disponibilità – continua il sindaco Carancini – Siamo in attesa di una risposta che ci auguriamo positiva”.

 

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tristano luchetti



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