Gli effetti del terremoto ad Amatrice
Avevano messo in vendita, on line, magliette pubblicizzando aiuti per i terremotati ma era solo una truffa. A scoprirla è stata la guardia di finanza di Rieti. Le t-shirt avevano la scritta “Campagna pro Amatrice” ed erano in vendita su una nota piattaforma on line. Dietro si celava una falsa raccolta fondi da parte di una fantomatica associazione onlus che attraverso la vendita promozionale prometteva di devolvere il ricavato sul conto corrente del Comune di Amatrice. I finanzieri, impiegati nel servizio di coordinamento e collegamento del centro operativo intercomunale (Coi) presenti giornalmente sul posto, attraverso una mirata attività d’intelligence riuscivano ad apprendere dell’esistenza di questa falsa promozione e hanno avviato una indagine per verificare se la raccolta fondi era vera e scoprire anche chi c’era dietro. Sentito il Comune è emerso che non era stata autorizzata nessuna raccolta fondi con la vendita della t-shirt. La maglietta, bianca, aveva sul davanti il paese di Amatrice, disegnato a mano. Disegno che si attribuiva ad un cittadino di Amatrice. Su di lui sono in corso accertamenti per vedere se era coinvolto nella truffa. La t-shirt veniva venduta a 20 euro più spese di spedizione. La stampa era rimandata al raggiungimento di almeno 150 pezzi. Lo stesso sindaco Sergio Pirozzi ha negato il coinvolgimento del Comune contribuendo così a smascherare il raggiro. Il primo cittadino ha fatto partire una denuncia contro ignoti. La guardia di finanza prosegue con le indagini per individuare altre truffe che potrebbero celarsi dietro il nome del terremoto. Per chi vuole dare contributi il consiglio dei finanzieri è di verificare prima chi i sono i soggetti promotori e se i Comuni ai quali i soldi sono destinati sono a conoscenza dell’iniziativa.
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Che meraviglia! Ogni volta che c’è una catastrofe, c’è sempre qualche farabutto che se ne approfitta. ” Sono tempi in cui non si può sollevare un filo d’erba senza che ne esca un serpente. “