di Monia Orazi
Luzio, il sindaco Rosa Piermattei ha firmato questa mattina l’ordinanza con cui la riapertura del plesso slitta al 26 settembre, a causa dei lavori necessari al torrino delle scale. Un rinvio che aveva annunciato ieri sera nel corso di un Consiglio comunale dai toni accesi. Così si è espressa il sindaco: «è stata una decisione sofferta, in campagna elettorale ho detto che decidevamo insieme e così sarà, stiamo lavorando per garantire la sicurezza ai miei ed ai vostri figli». Ieri mattina si è svolto un incontro tra l’amministrazione comunale ed i tecnici che hanno effettuato le perizie: gli ingegneri Lorenzo Massacci, Fabio Massimo Eugeni e Federico Carboni, con l’ingegner Giorgio Giorgetti. Si legge nel documento da loro firmato: «I risultati delle varie verifiche condotte nell’edificio, sono coerenti tra loro, tenuto conto che un indice di rischio di 0,22 con livello di conoscenza LC 3 è compatibile con i risultati pregressi». I tecnici hanno riscontrato la «convergenza, altresì, sull’individuazione delle parti più vulnerabili (mensa e palestra), per le quali l’amministrazione si è impegnata ad escluderne l’utilizzo. Tale impegno comporta la possibilità di utilizzare con maggiore sicurezza le porzioni dell’edificio che presentano maggiori garanzie».
Ad illustrare la mozione delle minoranze è stata la consigliera Gabriela Lampa (Centrodestra) prima firmataria: «Trattiamo un evento straordinario, il terremoto, come un fatto ordinario. I bambini si affidano a noi, non possiamo tradire la loro fiducia». Mauro Bompadre (Movimento 5 Stelle) ha affermato: «Sediamoci intorno ad un tavolo e troviamo insieme una soluzione. Le perizie danno risultati contrastanti, evidentemente qualcuno non ha fatto bene il suo lavoro. Il muro contro muro, non aiuta». Così si è espresso Massimo Panicari (Centrodestra): «Nella perizia di Giorgetti, la formazione scientifica è stata travalicata dalla chiaroveggenza, la scuola di Amatrice aveva livello 0,60. La vostra è una rappresentazione di parte. Perché assumerci questo rischio quando là dentro c’è un’intera generazione di questa città, per arrivare a livello di sicurezza cento mancano ancora 78 punti». Pietro Cruciani (San Severino 2.0 Pd-Ncd): «Non credo che gli ingegneri abbiano alterato i dati, ne andrebbe della loro professionalità, i cittadini potrebbero dare un contributo attraverso l’Irpef. Serve una nuova scuola». L’intervento di Francesco Borioni (Centrosinistra), ha evidenziato: «Sono i tecnici dell’ufficio comunale, che viste le perizie, hanno proposto il trasferimento dell’attività didattica, non gli ingegneri esterni. 0,22 è sempre un indice basso, le correzioni sono toppe che si mettono alla scuola». Ai rilievi hanno risposto assessori e consiglieri di maggioranza. Ha affermato l’assessore Paolo Paoloni: «Siamo tutti genitori, qualcuno di noi ha i figli alla Luzio, non siamo irresponsabili. Siamo attenti verso questa problematica, abbiamo subito considerato l’adeguamento sismico e ci siamo mossi per trovare risorse». Molto tecnico l’intervento dell’assessore Sara Bianchi: «Appena venuti a conoscenza della situazione ci siamo attivati, contattando la Protezione civile regionale, seguendo il cronoprogramma indicato dall’ingegner Cesare Spuri. La nuova perizia è stata effettuata con un maggiore livello di conoscenza», indicando poi i punti critici e la necessità dei lavori. L’architetto Piero Pierandrei ha spiegato che «la volontà dell’amministrazione comunale di fare una nuova scuola non è legata alle perizie, ma per colmare le deficienze della Luzio». L’assessore Vanna Bianconi ha detto di volersi affidare ai tecnici: «Non diciamo che la Luzio non ha problemi, ma la descrizione negativa e catastrofica nella delibera è frutto dell’interpretazione del funzionario comunale, la conclusione della perizia non è così negativa». Ultimo intervento, prima del sindaco Piermattei, quello dell’assessore Tarcisio Antognozzi: «Non siamo insensibili alle proposte delle minoranze. Ben venga un tavolo di confronto che tenga conto della verità, ma i sobillatori vanno isolati, vogliamo risolvere i problemi, non mettere a rischio la nuova generazione, dare una nuova scuola alla città, che quattro amministrazioni non si sono mai sognate di dare».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati