Sisma, peggiora di ora in ora la conta dei danni in tutta la provincia. Cresce ad 885 il numero delle persone che non possono tornare nelle case colpite dal sisma. Il municipio di San Ginesio come quelli di Tolentino, Ussita, Gualdo, Penna San Giovanni, e Fiastra (solo parzialmente) è stato dichiarato inagibile. Le strade sono tenute sotto costante monitoraggio per il pericolo dovuto a frane ed edifici prospicienti a rischio crollo. A preoccupare sono soprattutto la Forcella, che collega la Valnerina a Colfiorito nel territorio di Visso e la Macereto-Braccio del Casali ad Ussita. Sotto controllo anche la provinciale tra Muccia e Massa Profoglio, tra Serrapetrona e Borgiano e tra Castelasantangelo e Castelluccio di Norcia. Intanto è stato tolto il semaforo e sono state aperte entrambe le corsie della provinciale 209 a Villa Sant’Antonio di Visso. La strada fondamentale per il passaggio dei mezzi di soccorso verso le zone più colpite era stata chiusa in parte per il rischio del crollo di una casa, oggi messa in sicurezza dai vigili del fuoco. L’appello a mantenere alta l’attenzione sulla situazione maceratese viene dal presidente della Provincia Antonio Pettinari.
Il comandante dei vigili del fuoco Mirko Mattiacci, il prefetto Roberta Preziotti e il presidente della Provincia Antonio Pettinari nel Soi di Macerata
«La gravità delle conseguenze del terremoto emerge sempre di più ora dopo ora – commenta il Pettinari – Una criticità legata soprattutto alla vastità del territorio interessato, sia per i danni alle abitazioni private che agli edifici pubblici e ai luoghi di culto. Tutto questo nonostante che molti centri avessero visto interventi importanti di ricostruzione e consolidamento dopo il sisma del 97 (leggi l’articolo). Va reso merito agli amministratori e alle comunità che lavorano notte e giorno ma è necessario che le istituzioni prendano coscienza reale anche di quello che sta succedendo qui».
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A Recanati, dopo un sopralluogo con i tecnici il sindaco Francesco Fiordomo ha chiuso al traffico viale Monte Conero per interventi di messa in sicurezza di parte della sede dell’Asur in Piaggia Castelnuovo. «La chiusura della strada sottostante – ha spiegato Fiordomo – è stata necessaria in quanto siamo ancora nella fase dello sciame sismico. La parte della struttura che necessita di interventi non e’ comunque utilizzata da tempo».
(Cla. Ri.)
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