Claudio Sanfilippo torna questa sera (lunedì) a Macerata per inaugurare la minirassegna di eventi organizzata dal “DiGusto italiano” in piazza Cesare Battisti. Non sarà solo: presenterà il suo nuovissimo cd, “Ilzendelswing”, insieme alla sua band: musicisti del calibro di Massimo Gatti al mandolino, Max De Bernardi alla chitarra acustica e Icaro Gatti al contrabbasso.Un disco frizzante, brillante, metà Jannacci e metà Conte, coltamente estivo, fatto di canzoni inedite di Sanfilippo, insieme a riletture (in milanese) di brani cult della tradizione anglosassone come “Famous blue raincoat” di Leonard Cohen (già rivisitata in italiano da Fabrizio De André e da Ornella Vanoni), o “21st of May” di Sean Watkins, o ancora “The king’s shilling” di Ian Sinclair. Un piccolo miracolo in dodici tracce che i nostri quattro, sotto l’egida di Claudio Sanfilippo, proporranno dal vivo stasera al pubblico maceratese.
“Sanfilippo- dice il curatore della rassegna Filippo Davoli – è uno dei cantautori contemporanei più bravi in circolazione. Lo dicono i colleghi musicisti, lo scrivono i critici sui quotidiani (Repubblica, Corriere della Sera, Sole 24 Ore, etc.) recensendo i suoi dischi, lo testimonia il pubblico che accorre ai suoi spettacoli. Di nicchia, siamo d’accordo, come sempre accade per la musica di qualità. Ma di una nicchia contemporaneamente molto visibile e frequentabile, perché Sanfilippo, allergico alle sovraesposizioni mediatiche, rimane quel “milanese di risaia”, come lo definì Nanni Svampa introducendo il suo primo libro di poesie. Qualcuno ricorderà che, oltre che cantautore, Sanfilippo è anche autore per mostri sacri della canzone italiana come Mina, Pierangelo Bertoli, Cristiano De André, Eugenio Finardi”.
A Macerata, l’ultima volta che è venuto, è stato all’Università, lo scorso settembre 2015, per presentare il suo (ormai penultimo) lavoro “Avevamo un appuntamento”, insieme a Filippo Davoli e Neri Marcorè.
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