Comincia il terzo weekend della stagione lirica maceratese, all’insegna dei progetti di accessibilità, come le audio descrizioni e i percorsi tattili, organizzati in collaborazione con l’università di Macerata e il museo Tattile Omero. Domani le manifestazioni del festival Off si concentrano sulla seconda replica di Otello (leggi la recensione di Maria Stefania Gelsomini) per la regia di Paco Azorín. Alle 12, appuntamento con gli Aperitivi Culturali nei locali degli Antichi Forni, la serie di conferenze curata da Sferisterio Cultura. Il relatore della giornata è Andrea Panzavolta, autore del volume “Caro Herr Mozart. Cari compositori”, che prosegue il ciclo d’indagine all’interno del melodramma di ispirazione shakespeariana. Titolo dell’aperitivo è “Di Jago, di Dostoevskij e di altri demoni”, in cui il filosofo propone un parallelismo tra il personaggio di Shakespeare e quelli dell’autore russo. Al termine dell’aperitivo, il pubblico può gustare un delizioso aperitivo offerto dai locali del centro storico. Come da tradizione, ad anticipare lo spettacolo in Arena ci sono i “Fiori musicali” nel parco di Villa Cozza. Alle 17, il concerto fa da preludio all’opera in serata, proponendo le arie più celebri del belcanto, con lo scopo di tracciare un cammino di note attraverso cui il pubblico possa arrivare allo Sferisterio.
Questo fine settimana apre le porte ai progetti di accessibilità sostenuti dal Macerata Opera Festival, come i percorsi tattili e le audio descrizioni. Il primo appuntamento con i percorsi tattili, dedicati quest’anno a tutti coloro che vogliono scoprire il dietro le quinte, è alle 18,45 all’arena, alla scoperta della scena con l’aiuto dei tecnici di palcoscenico. Il percorso è gratuito ed è aperto a gruppi di massimo 35 persone. È ammessa la presenza di un accompagnatore per ciascun partecipante o di un amico per i bambini. Le audio descrizioni, invece, avvengono prima e durante lo spettacolo attraverso una cuffia mono-auricolare e forniscono informazioni sugli allestimenti in scena, come anche su tutto ciò che è elemento visivo.
Ritorna sul palco per la terza volta lo spettacolo di Paco Azorín, Otello di Giuseppe Verdi. L’opera ha già riscosso un grande successo nella serata di apertura del Festival e durante la sua prima replica, grazie a alle scelte scenografiche e registiche originali e strategiche, come l’utilizzo dei sei mimi Andrea Bellacicco, Jacopo Giantomassi, Fausto Loverde, Fabrizio Pagliaretta, Marco Pupilli e Marco Rampello. I giovani attori interpretano le diverse manifestazioni del male di Jago, vero protagonista dello spettacolo di Azorín. L’inizio dello spettacolo è fissato alle 21. Chi volesse usufruire delle audio descrizioni, è pregato di presentarsi in biglietteria con anticipo per preparare la cuffia monoauricolare.
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