di Claudio Ricci
(foto di Andrea Petinari, video di Gabriele Censi)
Calcio di punizione, Eder pronto alla battuta. Lo stadio è fermo, i tifosi italiani e gli erasmus spagnoli (in tanti nel centro storico di Macerata) rimangono incollati agli schermi. Qualche secondo prima del fischio dell’arbitro un fulmine fa saltare l’energia elettrica. E’ black out. Schermi neri, sirene di allarmi in sottofondo, visi tirati. Si attivano smartphone e tablet. Da lontano arriva un boato a chi ancora aspetta davanti allo screen del proprio dispositivo. E’ gol: l’Italia è in vantaggio sulla Spagna grazie ad un rapace Giorgio Chiellini. Gli ottavi si mettono bene. Il temporale su Macerata continua e si susseguono i black out. Il primo tempo finisce in vantaggio ma c’è ancora tutta la ripresa per soffrire. I minuti passano lenti e la Spagna cresce schiacciando gli azzurri nella loro metà campo. Al 90′ un rovesciamento di fronte. Pellè replica il gol rifilato al Belgio e fa esplodere la festa azzurra. Fischio finale. Caroselli all’ombra della torre dei tempi e cori di “berliniana” memoria tornano a farsi sentire nelle vie e nelle piazze cittadine. Anche i tifosi spagnoli sembrano averla presa piuttosto bene: “Avete giocato meglio e Buffon è stato fortissimo” ammette un giovane erasmus ricordando a tutti il vero senso dello sport. Anche per loro stasera è festa in azzurro e con grande sportività davanti alle nostre telecamere intonano “Italia, Italia, Italia”.
Gli studenti erasmus spagnoli festeggiano nonostante la sconfitta della loro nazionale
Tifosi in festa per la vittoria sulla Spagna in piazza Battisti
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Una vera e propria palingenesi, seguita alla conflagrazione universale (l’ecpirosi degli stoici) ben rappresentata dal fulmine abbattutosi sul centro del cosmo.