Il presidente del consiglio comunale Ivo Costamagna, il presidente provinciale Aido Elio Giacomelli, l’assessore alle pari opportunità Cristiana Cecchetti, il sindaco Tommaso Corvatta e il dirigente Roberto Ripari
Donazione degli organi, da oggi è possibile nel comune di Civitanova dare il consenso sulla carta d’identità. Una scelta etica di grande utilità per tutti coloro che si trovano sospesi fra la vita e la morte e un passo avanti decisivo per incrementare il numero di potenziali donatori di organi. Il Comune ha aderito al progetto “Una scelta in Comune” promosso dalla Regione insieme a Federsanità Anci. Il passo successivo sarà creare la sezione Aido per Civitanova che ne è ancora orfana. In provincia, stando agli ultimi dati, dona solo il 2,5% della popolazione.
L’ADESIONE – Tutti coloro che si recheranno all’ufficio anagrafe per rinnovare la carta d’identità sarà invitato a compilare un modulo per esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione. Il servizio è attivo da pochissimi giorni e ancora le adesioni sono state minime. I sì dovrebbe portare ad aumentare sensibilmente il numero dei potenziali donatori. «Tengo particolarmente a questo servizio – commenta l’assessore alle pari opportunità Cristiana Cecchetti – un progetto solidale per una città solidale, che potrà salvare vite umane. C’è in Italia una cronica carenza di organi che tiene migliaia di vite in bilico. Donare può essere un gesto di infinita importanza e serve da parte di tutti la generosità, nei momenti in cui si è in salute, di mettere una parte di sé a disposizione degli altri. A Civitanova c’è bisogno di ricostituire il gruppo locale dell’Aido e questo è il momento giusto per farlo. Invito quindi gli interessati a dedicare un po’ di tempo ed impegno all’associazione a farsi avanti. Diffondiamo insieme il valore della generosità».
I NUMERI – Sono stati forniti da parte del presidente provinciale Aido Elio Giacomelli: «Al giorno d’oggi la medicina e la chirurgia hanno fatto passi da gigante, il 90% dei trapianti ha esito positivo. Ma gli organi sono largamente insufficienti: in Italia si effettuano circa 3mila trapianti l’anno, quando le persone in lista d’attesa sono all’incirca 10mila. Le persone disponibili a donare gli organi sono 1,5 milioni a livello nazionale, poco più di 8mila in provincia di Macerata, circa il 2,5% della popolazione. Non abbiamo bisogno di una piccola crescita, ma di un aumento esponenziale. Quello della carta d’identità può essere una svolta decisiva, infatti nei comuni in cui il progetto è stato avviato a livello pilota ha visto oltre il 90% delle adesioni. E’ necessario però che anche da parte degli impiegati comunali ci sia una disponibilità a fornire le giuste illustrazioni al cittadino, perché sono investiti di una responsabilità enorme. Occorre superare la paura e i dubbi su questa pratica che al contrario è utilissima». Il servizio è già operativo e chiunque dovrà rinnovare la carta d’identità o vuole già ora dare il consenso dovrà compilare un modulo che verrà trasmesso al sistema informativo trapianti del ministero della Sanità che li inserirà in un database nazionale.
(l.b.)
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