Il confronto in aula sugli emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle
I consiglieri del M5S Roberto Cherubini, Marco Alfei e Carla Messi durante la presentazioni degli emendamenti al Regolamento sul patto di cittadinanza
di Claudio Ricci
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Consiglio comunale ai limiti della realtá a Macerata. L’assise chiamata ad approvare il regolamento per il patto di cittadinanza è stata bloccata dalla votazione di 60 emendamenti (4 sono stati ritirati) presentati nella seduta di ieri dal M5S (leggi l’articolo) sul patto di cittadinanza proposto dall’amministrazione. Il colpo di scena è arrivato poco prima del voto finale – che ha visto l’approvazione del documento con 19 sì (maggioranza), 1 astenuto (Andrea Marchiori di Fi) e 1 contrario (Anna Menghi) – quando il gruppo M5S ha lasciato l’aula. «Ho lavorato giorni con tanti attivisti per proporre un regolamento serio – ha commentato Roberto Cherubini presentatore degli emendamenti – Mi sono ritrovato a parlare dell’ emendamento più importante (il 59 che parla di tutela personale) con un’aula che mi ignorava. Sindaco e vice a parlare con un consigliere che mi dava le spalle, chiacchiericci da bar tra i banchi. Una maleducazione assurda. Se non vogliono una minoranza propositiva ma arrogante lo dicano pure. Io sono pronto».
Gli assessori Stefania Monteverde e Marika Marcolini con il sindaco Romano Carancini
Allibito il sindaco Romano Carancini: «Dispiaciuto dall’uscita dall’aula. Il M5S ha presentato 64 emendamenti e l’assessore di riferimento Mario Iesari ha sempre risposto. Uscire dall’aula dopo che abbiamo lavorato tutti per ore a me pare un non rispetto o comunque un atto di non partecipazione. Ci sono state commissioni, abbiamo discusso e ci siamo confrontati. Credo che Macerata per il tessuto connettivo avesse bisogno di regole certe per chi si dovesse porre domani rispetto a questo rapporto. Un regolamento che può essere sempre modificato e aggiornato».
L’assessore Mario Iesari
Una maratona durata ore e finita in maniera inaspettata dunque. Nonostante il parere negativo espresso dagli uffici tecnici maggioranza e opposizione hanno comunque dovuto esprimere il proprio parere sui singoli emendamenti. L’ assise ha dovuto votare punto per punto su vizi grammaticali, ripetizioni di parole, presunti equivoci, carenze od omissioni testuali individuate dal Cherubini nel regolamento presentato dall’amministrazione. La disputa era iniziata giá un mese fa quando la proposta 5 stelle sul baratto amministrativa fu bocciata dalla maggioranza (leggi l’articolo). Prima della seduta di oggi le commissioni prima e seconda riunite avevano cercato di velocizzare i lavori modificando il testo in alcune parti eccepite proprio dai grillini con contenuti condivisi dai rappresentanti della maggioranza e di parte dell’opposizione delle due commissioni. Una sintesi che di fatto non ha fluidificato i lavori.
Il consigliere di Città Viva Gabriele Mincio
Il presidente del Consiglio Luciano Pantanetti
Marco Foglia dell’Udc
Foglia con l’assessore al Bilancio Marco Caldarelli
Anna Menghi
La Maggioranza
Gabriella Ciarlantini (Macerata bene Comune) e David Miliozzi (Pensare Macerata)
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Il solito teatrino
E la Pantana che dice?