Freddo e neve in arrivo
Crollo delle temperature in provincia

METEO - Da giovedì i venti da nord est faranno precipitare i valori della colonnina di mercurio anche al di sotto dello zero, toccando i -3 tra domenica e lunedi

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La strada ad Ussita

 

di Sara Santacchi

Arriva l’inverno. Il forte vento di libeccio che a Macerata in nottata ha superato i 90 chilometri orari anticipa l’arrivo del freddo. Precede, infatti, una depressione che interesserà l’intero territorio provinciale facendo abbassare vertiginosamente la colonnina di mercurio, a partire da giovedì. “Sull’Italia si sta formando un centro depressionario – spiega l’esperto Redo Fusari dell’Osservatorio Geofisico di Macerata – su cui convergeranno delle correnti settentrionali che faranno soprattutto abbassare le temperature su bassi livelli più consoni al mese di gennaio”. Quello vissuto fino a oggi è stato in effetti un inverno quasi primaverile, con temperature ben al di sopra della media del periodo, che hanno raggiunto addirittura punte di 18, 6 gradi a Macerata e 19, 5 gradi a Civitanova. Tuttavia, sarà bene dimenticare queste immagini e tirare fuori dall’armadio sciarpe e maglioni. A farla da padrone nei prossimi giorni saranno freddo e neve, in particolare nelle zone di alta collina e montagna, tra Bolognola e Sassotetto, ma anche Camerino e Castelraimondo. Qualche fiocco non risparmierà il capoluogo nella notte tra sabato e domenica. “Si potranno verificare precipitazioni piovose e nevose – spiega Fusari – sui 700 e 800 metri, anche se caratterizzate da quantitativi non elevati”. Insomma non si tratterà del nevone del 2012, ma le temperature oscilleranno tra lo zero e i 5 gradi, arrivando anche al di sotto dello zero, durante la notte.

Redo Fusari dell'Osservatorio Geofisico di Macerata

Redo Fusari dell’Osservatorio Geofisico di Macerata

Domenica e lunedì non si supereranno i 3 gradi nelle massime, mentre i valori minimi toccheranno anche i -2. “Quelli provenienti da nord est sono venti asciutti che portano il freddo, dunque un abbassamento delle temperature, ma non altrettante precipitazioni – continua l’esperto – I forti venti si attenueranno e gradualmente si orienteranno da nord accentuando la percezione di freddo che, in particolare nella nostra regione, si avverte ogni qual volta le masse d’aria sono provenienti dal settore nordorientale del continente europeo”. Dunque si tornerà sui livelli climatici che più appartengono al mese di gennaio. “Il periodo statisticamente più freddo dell’anno – precisa Fusari – va da metà gennaio a metà febbraio. Certamente il passaggio da temperature di gran lunga al di sopra della media su livelli al di sotto di questa comporterà  un certo disagio e qualche raffreddore”.



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